Bimbo con malattia rara al sindaco di Taranto chiede di chiudere l’Ilva

Ecco cosa ha scritto il piccolo

Un bimbo con una malattia rara ha deciso di scrivere al sindaco di Taranto, per chiedergli di trovare insieme una soluzione per chiudere l’Ilva. Ed evitare che altri bambini come lui possano ammalarsi in così tenera età. Lui ha solo 8 anni, ma già deve fare i conti con una patologia che rende la sua vita molto diversa da quella dei suoi coetanei.

chiudere l'Ilva
Fonte foto Pixabay

Andrea è un bambino di 8 anni, il più giovane attivista dell’associazione “Genitori tarantini“, che da tempo manifesta nella città pugliese per garantire la salute di tutti e la difesa dell’ambiente. In un post pubblicato su Facebook dall’associazione si può leggere la sua lettera al sindaco di Taranto.

L’associazione sottolinea che Andrea scrivere con “le parole semplici e pure dei bambini“.

Andrea è uno degli otto bambini nel mondo (unico caso in Italia) affetti da rarissima mutazione del gene sox4. Tutti questi bambini vivono in luoghi altamente inquinati da fabbriche. La sua mamma, Simona, ci ha consegnato questa lettera chiedendoci di inviarla al sindaco di Taranto.

Andrea ha le idee chiare e chiede al sindaco una risposta per poter salvare tanti bambini come lui.

Il pomeriggio vado in piazza con il monopattino. Se vieni possiamo parlare come fare per chiudere l’Ilva.

https://www.facebook.com/genitoritarantini.ets/posts/4318030938258812?cft[0]=AZWEi7K1tSL8uleJxAWWEu5s_aJskzUCkDhJA74uqpWt9kG6he5XpdFaqSvAR5oc7Xyvk440HFyoYFOpTvDhT42sbUzGSKS-sU22QpCpb8qE1H0lMpGJLowGutbsJQA2IxysHUclE7-4t0j9S2eRywFr&tn=%2CO%2CP-R

Il bimbo con la malattia rara simbolo della protesta dei genitori tarantini

Come Andrea, sono tanti altri i piccoli bambini che lottano insieme alle loro famiglie. Il gruppo è nato proprio per difendere gli abitanti della città, ma anche su Facebook i problemi non sono pochi, visto che rischiano di dover chiudere la pagina dell’associazione per segnalazioni di violazione del copyright.

Sospettiamo chi siano stati gli artefici di tali segnalazioni. A questi individui vogliamo ricordare, prendendo in prestito una frase di un famoso film, che “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. Lo faremo da subito.

Fonte foto Pixabay

Il gruppo poi aggiunge:

Segnaliamo ancora come venga presa di mira la pagina di un’associazione no-profit che si batte per il benessere dei piccoli tarantini e dell’ambiente e come le libertà di informazione e di critica vengano così facilmente frustrate da fisime di infima categoria di indegne persone.