Bimbo di 6 anni morto a Sharm El Sheikh per un’intossicazione alimentare, i rischi che corriamo a tavola
Quali sono i rischi principali?
In Italia ha commosso la storia del bimbo di 6 anni morto a Sharm El Sheikh, in Egitto, per un’intossicazione alimentare. Grave anche il papà, che si trova ricoverato in ospedale, insieme alla madre, incinta del suo fratellino. Quali sono i rischi maggiori che si corrono a tavola? L’esperto risponde alle più comuni domande.
Ci sono alimenti che possono essere rischiosi per la nostra salute. Il pericolo maggiore si trova nei cibi che non fanno parte della nostra cultura gastronomica, come spiega Marco Marano, responsabile del Centro Antiveleni dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
I cibi possono essere contaminati da sostanze nocive, da virus, da batteri, da parassiti, da tossine. I patogeni si accumulano in quello che mangiamo provocando intossicazioni che possono essere sia lievi sia gravi, con una sintomatologia che si sviluppa anche molto velocemente.
Si parla di intossicazioni fulminanti quando la tossina o la sostanza assunta dalla persona agisce in maniera rapida. Questa velocità dipende ovviamente dalla fonte della contaminazione, ma anche dal tipo di reazione che l’organismo ha di fronte a quell’agente patogeno.
Le tossine e le sostanze che possono contaminare gli alimenti sono molte. Metalli pesanti, additivi, melanina, virus, batteri, parassiti. Sono casi eccezionali che ci devono ricordare quanto sia fondamentale l’igiene e la scelta di quello che mangiamo, soprattutto all’estero. In Italia il sistema è altamente controllato.
Bimbo di 6 anni morto a Sharm El Sheikh, attenzione a quello che si mangia
Le tosine possono provocare non solo sintomi gastrointestinali, ma anche neurologici e persino broncospasmo, reazione anafilattica grave, insufficienza renale fulminante. I bambini sono i soggetti maggiormente a rischio.
Possono esserci cause di contaminazione degli alimenti che aumentano di frequenza nel momento in cui noi andiamo in giro per il mondo, perché non tutte le aree geografiche fanno altrettanta attenzione alla catena alimentare e poi comunque ci sono condizioni che possono sfuggire al controllo.