Bimbo ucciso a Terracina, famiglia dona i suoi organi
Altre vite saranno salvate
La famiglia di Romeo Golia, il bimbo ucciso a Terracina, investito in strada mentre si trovava con la sua mamma e una zia, ha deciso di espiantare gli organi del piccolo e donarli. Così facendo, dice la madre, che da poco tempo aveva perso anche il marito, papà di Romeo, altre vite potranno essere salvate. E la sua morte non sarà stata vana.
Titta Pagano, la mamma di Romeo, 10 giorni fa ha perso suo figlio di 11 anni, investito a Latina, in provincia di Latina, da un ragazzo di 18 anni alla guida di un’auto. L’investitore oggi si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale.
La mamma rivolge un appello a tutte le istituzioni, per fare in modo che la morte del suo amato Romeo non risulti vana:
Lavorino per rieducare i giovani alla guida. Quella notte mi ha portato un dolore che toglie il respiro: il mio Romeo non diventerà mai grande.
In un’intervista a Repubblica ha anche detto di aver acconsentito alla donazione degli organi di Romeo:
Ho detto sì a quelle vite in sospeso. Il dolore mi tratteneva da quel sì, poi ho pensato a quelle vite in sospeso e ho cambiato subito idea.
Altre persone oggi potranno vedere grazie alle cornee espiantate dagli occhi del bambino di 11 anni morto a Terracina o potranno continuare a vivere grazie alla donazione dei suoi reni e del suo fegato.
Bimbo ucciso a Terracina: non si può morire uscendo di casa per prendere un gelato
La mamma continua a ripeterselo da quel terribile 5 agosto in cui ha perso il suo piccolo Romeo.
Rieduchiamo i giovani, facciamo capire loro quale responsabilità si ha quando ci si mette alla guida, facciamo in modo che non si distruggano altre vite come quella di Romeo solo per una leggerezza. E’ compito loro rimboccarsi le maniche e proteggere i ragazzi. Non si può morire una sera d’estate sulle strisce pedonali per essere andati a prendere un gelato.