“Bisogna insegnare il rispetto”. Un gesto importante per Giulia Cecchettin in tutte le scuole italiane nella giornata di ieri

Ieri, tutti gli studenti di tutte le scuole italiane hanno osservato un minuto di silenzio in ricordo di Giulia Cecchettin

Un gesto importante in tutte le scuole d’Italia, che nella giornata di ieri, alle 11:00, hanno osservato un minuto di silenzio in ricordo di Giulia Cecchettin, la 22enne morta per mano del suo ex fidanzato Filippo Turetta. Ma non solo, un minuto di silenzio dedicato anche a tutte le donne vittime di violenza.

morte giulia cecchettin

La scomparsa di Giulia Cecchettin ha fatto riaffiorare il dolore di tante famiglie, che hanno perso una persona cara a causa di un femminicidio. Come quello della famiglia di Alessandra Matteuzzi, la donna di 56 anni che ha perso la vita per mano del suo ex Giovanni Padovani. Si tratta di un argomento, come è stato più volte sottolineato in questi ultimi giorni, che va affrontato e che va discusso.

L’invito a tutte le scuole è arrivato da parte del Ministro dell’Istruzione e del Merito Guiseppe Valditara. La circolare è stata inoltrata a tutti gli istituti italiani:

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Bisogna insegnare il rispetto, a prescindere dal sesso, dalla religione, dal colore della pelle o dalle caratteristiche fisiche. Nelle nostre scuole si deve educare alle relazioni. Dobbiamo cacciare la cultura della prepotenza, della violenza, dell’arroganza e del maschilismo.

“Giulia Cecchettin deve essere l’ultima”

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Numerose le manifestazioni degli ultimi giorni, in particolare a Vigonovo, dove vive la famiglia di Giulia Cecchettin. Fortissimo il grido della sorella, che si è più volte fatta intervistare dai giornalisti e dalle trasmissioni televisive, per appellarsi a tutti gli uomini e a tutte le donne, affinché non accada mai più. Affinché sua sorella sia l’ultima. Così come è forte il grido del suo papà, che dopo la moglie ha perso anche la sua bambina. Gino piange la scomparsa di una figlia, perché oggi è tempo del dolore, ma domani lotterà per la sua Giulia. Si è appellato a tutte le donne, chiedendo loro di confidarsi con una persona fidata davanti al minimo campanello d’allarme nelle loro relazioni amorose.