Bra, è morto il bimbo di 21 mesi caduto in piscina: consenso alla donazione degli organi
Bra, è morto dopo 3 giorni di agonia il bimbo di 21 mesi caduto nella piscina fuori la sua abitazione: la sua situazione è apparsa grave sin da subito
È morto nel primo pomeriggio di ieri, venerdì 10 luglio, il bimbo di 21 mesi che era caduto in piscina, fuori la sua abitazione. I medici hanno cercato di fare il possibile per salvarlo. Però sin da subito hanno capito che il suo quadro clinico, era davvero grave.
Il dramma per questa famiglia, è iniziato nella serata di martedì 7 luglio, intorno all’ora di cena. Il piccolo stava giocando nel giardino della sua abitazione, a Bra, in provincia di Cuneo.
I genitori lo stavano tenendo sotto controllo. All’improvviso, per cause ancora da chiarire dalle forze dell’ordine, si è arrampicato ed è caduto nella piscina, alta non più di 50 centimetri.
Il suo cuore ha cessato di battere per qualche istante. Infatti la mamma ed il padre, vista la criticità della situazione, hanno allertato subito i soccorsi. Sul posto sono arrivati i soccorritori del 118, che hanno chiesto anche l’intervento dell’elisoccorso.
I dottori lo hanno stabilizzato nella casa e subito dopo è stato trasportato all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove lo stava aspettando un’equipe medica. Il primario di Rianimazione, Giorgio Ivani, poche ore dopo il suo arrivo, ha dichiarato: “Abbiamo fatto tutto il possibile, ma purtroppo non ci sono più speranze!”
Il bimbo di 21 mesi alla fine è deceduto dopo 3 giorni di agonia. Per lui non c’è stato più nulla da fare. Il suo cuore ha cessato di battere nel primo pomeriggio di venerdì 10 luglio.
Nell’abitazione sono arrivate anche le forze dell’ordine, che ora stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e per le eventuali responsabilità. Secondo le prime informazioni emerse, uno dei genitori ha trovato il bambino sott’acqua, incosciente e a faccia in giù. Era in arresto cardiaco.
Trascorso il periodo di osservazione, alcuni dei suoi organi potranno essere donati. La mamma ed il padre infatti, hanno già firmato il consenso per la donazione.
Le speranze per questa famiglia sono orami svanite. Ci saranno ulteriori aggiornamenti su questa tragica vicenda.