Camilla Bongiascia deceduta per un pirata della strada: non ha avuto un malore mentre era in bici
Le prime ipotesi scartate dopo aver sentito alcuni testimoni
Non avrebbe avuto un malore che l’ha fatta cadere dalla bici e che ne avrebbe causato il decesso. Camilla Bongiascia sarebbe deceduta per un pirata della strada che l’avrebbe travolta prima di fuggire via, senza nemmeno prestarle soccorso. Questa la nuova ipotesi degli inquirenti dopo le testimonianze di alcune persone che avrebbero assistito alla scena a Ravenna.
Il 12 settembre del 2022 la donna di 51 anni ha perso la vita in ospedale, tre giorni dopo essere caduta dalla sua bicicletta a Ravenna. La famiglia ha voluto indagare a fondo e ha mandato i suoi avvocati a cercare informazioni e testimoni.
La Procura di Ravenna ha aperto un fascicolo di indagine per quanto accaduto il 9 settembre del 2022, intorno alle ore 8.30, alla rotatoria Irlanda. La donna era in sella alla sua bici elettrica e non avrebbe avuto un malore. Sarebbe deceduta per un pirata della strada, come raccontato da più di un testimone.
Secondo quanto raccontato, la donna stava viaggiando sulla sua bici quando un’auto proveniente da via San Mama non le avrebbe dato la precedenza. Per lo scontro è finita sull’asfalto, riportando lesioni che poi sono risultate molto gravi, tanto da toglierle la vita.
Le avvocatesse Beatrice Maglioni e Giovanna Gasdia, che assistono la sua famiglia, raccontano che per l’impatto il corpo della donna è finito nell’aiuola all’interno della rotonda. Nonostante la corsa in ospedale, i medici non hanno potuto far niente per salvarla. Il suo cuore si è fermato tre giorni dopo.
Camilla Bongiascia non avrebbe avuto un malore: si cerca ora un’Audi bianca
Purtroppo nessuno dei testimoni è riuscito ad annotare la targa del veicolo che ha urtato con la parte anteriore la signora, ma è stato riportato che si trattava di un’autovettura bianca descritta come una Audi Q3 o Q5 il cui conducente ha lasciato la scena del sinistro senza palesarsi con le forze dell’ordine. Perciò ad oggi la morte della donna, che ha lasciato una figlia 17enne, è senza risposte, nonostante le indagini effettuate.
La famiglia vuole giustizia e chiede a chiunque abbia informazioni utili di mettersi in contatto con gli avvocati o la polizia locale.