Cardito, omicidio Giuseppe: incastrato Tony Brade Essobti
Cardito, Tony Brade Essobti è stato incastrato dagli inquirenti: registrato mentre raccontava di aver picchiato Giuseppe, alla sua famiglia
L’omicidio è accaduto lo scorso 26 gennaio 2019 a Cardito, ma dimenticarlo è impossibile. Il piccolo Giuseppe è stato ucciso all’età di 7 anni dal compagno di sua madre, Tony Brade Essobti, mentre la sua sorellina Noemi, è stata ridotta in critiche condizioni e ricoverata in ospedale. Tony è stato arrestato e condotto in carcere, insieme a Valentina, madre dei due bambini, accusata di essere presente al momento dell’omicidio e di non aver fatto nulla per salvare il piccolo Giuseppe dal suo triste destino.
Oggi, dopo più di un anno di indagini, si è tornati a parlare del caso di Cardito. Gli inquirenti sono riusciti ad incastrare Tony Brade Essobti, registrato durante un colloquio con i suoi parenti, in carcere.
L’omicida avrebbe raccontato loro: “non so cosa mi sia preso quel giorno, ma l’ho riempito di mazzate, ho preso una mazza e non ho capito più nulla”.
Valentina, in carcere, non ha mai mostrato nessun segno di disperazione per il dolore di aver perso un figlio e di essere stata allontanata da una figlia.
Dopo la vicenda, la piccola Noemi, al risveglio dell’ospedale, ha raccontato che era stato il papa Tony, con il manico della scopa, a fare male a lei e a suo fratello Giuseppe:
“Ci ha picchiato con il bastone della scopa, ma senza scopa. Ha colpito Giuseppe alla schiena e a me dietro l’orecchio. Mi ha fatto male. Poi ha preso Giuseppe in braccio e lo ha lanciato contro il muro. Ha sbattuto la testa contro il muro. È venuto da me e mi ha portato in bagno, mi ha messo la testa sotto l’acqua”.
“Diceva che avevamo rotto il letto, invece era stato lui con un calcio. Lui ci picchiava sempre”.
La prossima udienza per il caso dell’omicidio del piccolo Giuseppe di Cardito, è stata fissata per il prossimo 23 giugno.
Notizia in aggiornamento.