Carlo Vanzina si è spento nella notte nella sua casa romana
Oggi è un giorno triste per tutti noi. Se è spento nella notte uno dei “mostri sacri” del cinema italiano. Ha combattuto a lungo e con determinazione e coraggio contro al malattia ma non ce l’ha fatta. È stato amato da tutti per la sua grande ironia, per il modo in cui sapeva ridere e far ridere con i suoi film. Eccolo in una recente intervista a La7…
Stiamo parlando di Carlo Vanzina, il regista che, nei suoi film, ha saputo raccontare un’Italia allegra e spensierata. Insieme a suo fratello Enrico ha girato tantissime commedie che hanno conquistato il pubblico italiano. A dare la triste notizia è il suo fratello Enrico e la moglie Lisa: “Nella sua amata Roma, dov’era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina, amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese”. Carlo Vanzina non è stato solo un grande regista: era anche un produttore e sceneggiatore di talento.
Figlio d’arte, nato il 13 marzo del 1951 a Roma, si è avvicinato al mondo del cinema fin da piccolo. Tutti se lo ricordano nel ruolo del piccolo Filippo in “Totò e le donne” diretto dal padre.
Anche Christian De Sica lo ricorda commosso: “Ha lottato fino all’ultimo” E poi aggiunge: “Se ho cominciato questo lavoro lo devo a lui“…“Ieri gli ho mandato gli auguri per il premio vinto a Ischia ma non mi ha risposto”, ha aggiunto commosso l’attore: “Allora ho capito che la situazione stava peggiorando, finché stamattina mi ha chiamato il fratello Enrico per darmi la triste notizia”.
Ha sempre detto di ritenersi fortunato per le sue origini e di essere convinto di dover ringraziare suo padre per avere l’opportunità di entrare così presto in questo affascinante mondo.
Raccontava spesso come a casa sua venivano grandi artisti come Totò, Dino Risi, Mario Monicelli, Mario Camerini, Ugo Tognazzi ed Ennio Flaiano.
Il ministro della cultura Alberto Bonisoli lo ricorda commosso: “La notizia della scomparsa mi addolora. Il cinema italiano perde un grande regista, che ha saputo cogliere con abilità e intelligenza gli aspetti tipici della commedia all’italiana. È stato il Signore della commedia all’italiana, le sue pellicole hanno lasciato il segno e caratterizzato un’epoca. Porgo le mie più sincere condoglianze a tutti i suoi familiari e amici”.