Caryl Menghetti ha ucciso il marito con oltre 20 fendenti
L'autopsia svolta su Diego Rota fa emergere la brutalità con cui si è scagliata verso di lui Caryl Menghetti: oltre 20 le coltellate
Sono arrivati i primi risultati dell’autopsia svolta sul corpo di Diego Rota e ciò che emerge sono dei dettagli che, qualora ne fosse ancora necessario, aumentano la drammaticità di quanto successo nella villetta di Martinengo giovedì scorso. Caryl Menghetti si è scagliata verso il marito con una ferocia inaudita, colpendolo con oltre 20 coltellate.
Nella giornata di ieri sono arrivati i primi risultati dell’esame autoptico svolto sul corpo di Diego Rota. A svolgere l’autopsia è stato il medico legale nominato dalla procura di Bergamo, Andrea Verzelletti, alla presenza del perito nominato dall’avvocato di Caryl Menghetti.
Il medico ha accertato la presenza, sul corpo del 55enne, di almeno 20 ferite da arma da taglio, perlopiù inferte alla schiena, alle spalle e al collo. In più diverse altre ferite più lievi, che non è chiaro se siano il prodotto di un tentativo di difesa.
In attesa dell’arrivo degli altri esiti, il pm Letizia Cocucci ha rilasciato il nulla osta alla famiglia dell’uomo, che potrà quindi procedere con il funerale e la sepoltura.
Il folle gesto di Caryl Menghetti
Accusata di questo tremendo delitto è Caryl Menghetti, 46enne moglie della vittima, che ora dovrà rispondere del reato di omicidio volontario e aggravato.
I fatti risalgono allo scorso giovedì. La 46enne, con pregressi problemi di natura psichica, al mattino era stata dimessa dal reparto di psichiatria dell’ospedale di Treviglio, dopo che lo stesso marito l’aveva accompagnata per via di una crisi psicotica che l’aveva colpita.
Intorno alle 23:30 la donna ha impugnato un coltello da cucina e si è scagliata contro il marito con la ferocia di cui sopra, non lasciandogli scampo.
Subito dopo ha videochiamato sua sorella, che rendendosi subito conto del dramma ha immediatamente chiamato il 112 e richiesto l’intervento dei militari sul posto.
In casa, al momento dei fatti, era presente anche la figlioletta di 5 anni della coppia, che fortunatamente non si è accorta di nulla perché dormiva profondamente.
Ora la piccola è affidata ai nonni materni, che nelle settimane precedenti alla tragedia si erano trasferite nel piano inferiore della villetta per stare vicino alla figlia.
Dal carcere di Bergamo in cui era stata inizialmente rinchiusa, Menghetti è stata recentemente trasferita in una cella di sicurezza del reparto di psichiatria in ospedale.
Sedata dalle pesanti psicoterapie, non è stato possibile sottoporla all’interrogatorio di garanzia. Il gip ne ha comunque convalidato l’arresto.