Caso Denise Pipitone: l’autore della lettera anonima nello studio di Giacomo Frazzitta
Ancora nessuna conferma, ma sembrerebbe che l'autore della lettera anonima abbia incontrato Giacomo Frazzitta
La notizia è stata data in diretta tv a Mattino 5 nella puntata del 28 maggio ed è stata riportata anche sul giornale LiveSicilia. La persona che ha scritto la lettera anonima si sarebbe finalmente presentata allo studio legale di Giacomo Frazzitta.
Sembrerebbe che l’autore di quelle parole viva adesso nel trapanese, ma all’epoca era residente a Mazara del Vallo. Il suo racconto parla di una macchina che procedeva in una strada principale e che ha urtato il suo specchietto. È così che la sua attenzione sarebbe stata catturata dalle tre persone all’interno del veicolo, tre uomini e una bambina che piangeva e che cercava la sua mamma. Il volto di quella bimba era della piccola Denise Pipitone, l’anonimo ne è sicuro al 100%.
Tuttavia, Giacomo Frazzitta non ha ancora commentato la notizia. Nessuna conferma e nessuna smentita.
Se l’anonimo si fosse davvero presentato dal legale e fosse disposto a ripetere tutto in Procura, come ha spiegato anche l’ex pm Maria Angioni, la sua testimonianza con nomi e cognomi potrebbe portare anche a degli arresti.
Anche la notizia su Anna Corona e Giuseppe Della Chiave nel registro degli indagati non ha ancora trovato conferme da parte della Procura. La stessa ex moglie di Piero Pulizzi ha dichiarato di aver appreso la notizia dalla televisione e di non sapere nulla. Anna Corona si sottrae ai microfoni delle trasmissioni tv, ma continua a farlo mantenendo la calma e mostrandosi serena nei confronti di ciò che sta succedendo dopo 17 anni.
Giacomo Frazzitta: la perizia sulla firma
Dopo le ultime dichiarazioni della sua ex collega Francesca Adamo, che ha dichiarato durante un’intervista de La vita in diretta di aver firmato lei al posto di Anna Corona il 1 settembre 2004, l’avvocato Giacomo Frazzitta ha richiesto un’altra perizia per verificare quanto affermato. Francesca Adamo ha messo l’orario o la firma al posto della sua collega? Se le sue parole dovessero trovare conferme, potrebbe crollare l’alibi di Anna Corona?