Caso Denise Pipitone: le ultime dichiarazioni del legale Giacomo Frazzitta
Giacomo Frazzitta fa il punto della situazione: "Ancora in attesa del campione di sangue della ragazza russa"
L’avvocato della famiglia di Denise Pipitone, Giacomo Frazzitta, è già stato ospite di diverse trasmissioni, a nome di Piera Maggio. La mamma della bambina scomparsa, si trova attualmente, come ha comunicato lo stesso legale, ricoverata in ospedale.
Tra le ultime dichiarazioni di Frazzitta, quelle riportate in un’intervista con AdnKronos:
Attendiamo il gruppo sanguigno di Olesya, appena lo avremo lo confronteremo con quello di Denise. Se è compatibile si procederà con il prelievo e l’esame del Dna. Spero entro il weekend di avere le idee più chiare.
Il sangue alla ragazza russa è già stato prelevato, ma la trasmissione non si è ancora messa in contatto con Piera Maggio. La famiglia sta aspettando nuove comunicazioni e come detto dal legale, se il sangue di Olesya sarà dello stesso gruppo sanguigno di Denise, allora si potrà procedere con l’esame del Dna della madre.
Giacomo Frazzitta: “Procedere con cautela”
Giacomo Frazzitta ha poi ribadito di quanto la somiglianza delle foto della ragazza messe a confronto con quelle di Piera da giovane, sia notevole. Ma nonostante ciò, ha invitato tutti a procedere con cautela. Perché negli anni, le piste sono già state diverse e ogni volta la famiglia è rimasta delusa.
Piera Maggio non ha mai creduto alla possibilità che la sua Denise possa essere morta e non ha mai smesso di cercarla, nemmeno dopo 17 anni. Poche ore fa, sul suo profilo Facebook, ha scritto:
💙 La speranza di ritrovare e riabbracciare nostra figlia non è mai venuta a mancare. Cautamente speranzosi attendiamo senza illuderci. #NoiNonMolliamo ! Piera Maggio & Pietro Pulizzi #CerchiamoDenise ♡.
Nessuna illusione, piedi ben piantati per terra, ma un barlume di speranza sempre lì. Se fosse davvero Denise Pipitone, sarebbe troppo bello per essere vero!
Da quando Olesya si è recata davanti alle telecamere del primo canale russo, sono già diverse le famiglie che hanno reclamato la possibilità di paternità. E così come il caso di Denise, ce n’è un altro in un paese a nord della Russia, dove 15 anni fa è scomparsa una bambina.