“C’era anche lei in sala operatoria” Margaret Spada chi c’era con lei al momento dell’intervento oltre ai due medici indagati

Indagini in corso sulla morte di Margaret Spada, ventiduenne deceduta dopo una rinoplastica a Roma, con quattro medici presenti in sala operatoria ascoltati come testimoni e interrogativi sulle autorizzazioni della clinica.

Il caso di Margaret Spada ha sollevato una serie di interrogativi riguardo alla sicurezza degli interventi estetici e alle pratiche adottate nelle cliniche private. La giovane, originaria di Lentini, è deceduta dopo un intervento di rinoplastica a Roma, suscitando un’attenzione mediatica significativa e un’inchiesta da parte delle autorità. L’analisi della situazione mette in luce non solo le dinamiche dell’operazione, ma anche le responsabilità dei professionisti coinvolti e le procedure adottate.

Il 4 novembre 2024, Margaret Spada, ventiduenne siciliana, si era recata presso un ambulatorio di Fonte Ostiense per sottoporsi a un intervento al naso. Durante la procedura, la giovane ha accusato un malore subito dopo un’iniezione. I medici presenti in sala operatoria sono Marco e Marco Antonio Procopio, padre e figlio, insieme alla moglie di Marco Procopio e un altro collaboratore. Queste quattro persone saranno ascoltate come testimoni nelle indagini che seguono il decesso della ragazza.

Il malore di Margaret Spada e i video del fidanzato in sala operatoria

Un elemento cruciale per la ricostruzione di quanto accaduto è rappresentato dai video girati dal fidanzato di Margaret Spada. Le riprese documentano il momento in cui la giovane ha iniziato a sentirsi male e mostrano i medici intenti a rianimarla. Nelle immagini sono chiaramente visibili quattro figure: Marco e Marco Antonio Procopio insieme alla moglie di Marco e un collaboratore. Prima del malore, i medici avevano chiesto al fidanzato se la ragazza fosse allergica a qualche farmaco, ricevendo una risposta negativa.

Il primo video, girato dalla soglia della stanza, cattura la fase critica in cui i medici tentano di effettuare una rianimazione. In un secondo video, invece, Margaret è a terra, circondata dal personale del 118 che sta tentando di rianimarla. La testimonianza del fidanzato sarà di fondamentale importanza per le indagini, considerando il suo ruolo di testimone diretto dell’accaduto.

Le indagini continuano

Le indagini su quanto avvenuto non si fermano e si concentrano anche sui dispositivi elettronici di Margaret Spada. Gli inquirenti stanno analizzando il contenuto del suo telefono per chiarire le comunicazioni intercorse con lo studio medico e comprendere quale fosse il trattamento richiesto dalla giovane. La famiglia di Margaret, tramite il loro avvocato Alessandro Vinci, sostiene che si trattasse di un intervento di rinoplastica, che richiede specifiche autorizzazioni. Tuttavia, dalla clinica si sostiene che si trattasse di un trattamento estetico meno invasivo, il che complica ulteriormente la situazione legale.

Le divergenze di interpretazione riguardo alla natura dell’intervento e alle autorizzazioni necessarie sono al centro della questione. La mancanza di documentazione adeguata da parte della clinica potrebbe avere conseguenze significative per i professionisti coinvolti e per la struttura stessa.

Margaret Spada, morta a 22 anni dopo tre giorni di agonia

Dopo l’intervento, Margaret Spada è stata trasportata in condizioni critiche all’ospedale Sant’Eugenio, dove è deceduta il 7 novembre 2024, dopo tre giorni di agonia. La notizia della sua morte ha suscitato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e ha portato a un aumento delle testimonianze da parte di altri pazienti che si erano rivolti alla stessa clinica. Alcuni hanno espresso preoccupazione riguardo alla sicurezza degli interventi eseguiti e alla professionalità del personale.

La situazione è resa ancora più complessa dalle dichiarazioni dell’avvocato di Marco Antonio Procopio, che ha affermato che i medici coinvolti sono devastati dalla tragedia, ma sostengono di aver rispettato tutti i protocolli previsti. La vicenda di Margaret Spada continua a far discutere e solleva interrogativi sul sistema di regolamentazione degli interventi estetici e sulle responsabilità legali dei professionisti coinvolti.