Chi era Martina Breschi, la 31enne travolta dalla suocera: il dolore delle sue amiche
Chi era Martina Breschi, la 31enne travolta dalla suocera che ha innescato per sbaglio la retromarcia
Sono tutti sconvolti ed addolorati per l’improvvisa e straziante scomparsa di Martina Breschi, la 31enne deceduta dopo che la suocera l’ha travolta in retromarcia. In tanti in queste ore stanno scrivendo per lei dei messaggi sui social, anche per mostrare vicinanza alla sua famiglia.
La giovane madre era tornata in Italia per festeggiare il primo compleanno della sua piccola, ma anche il suo battesimo. Doveva essere per tutti loro un momento di gioia e festa.
Il dramma di questa famiglia, si è consumato intorno alle 16.40 di sabato 21 ottobre. Precisamente in via San Domenico, a Figline Valdarno, che si trova nella provincia di Arezzo.
Martina era uscita per fare gli ultimi acquisti per il compleanno. Con lei c’era proprio la suocera, che era alla guida di una Mini Cooper con il cambio automatico.
La giovane stava sistemando tutte le buste nel portabagagli. Quando all’improvviso, per cause ancora da chiarire dalle forze dell’ordine, la suocera ha innescato la retromarcia ed ha travolto Martina.
L’impatto è stato davvero molto violento. Infatti i medici intervenuti, nonostante le loro manovre di rianimazione, non hanno avuto altra scelta che constatare il suo straziante decesso, davanti agli occhi della sua bimba.
Il ricordo delle amiche di Martina Breschi
Martina era laureata in lingue, durante gli studi ha incontrato l’uomo che è poi diventato il marito ed il padre di sua figlia. Lui è laureato in ingegneria. Infatti dopo gli studi entrambi avevano deciso di trasferirsi a Berna.
Poco dopo il matrimonio, è nata la loro piccola. Martina lascia i genitori Mila e Francesco, due sorelle più grandi, il marito con la sua bambina ed anche tutti quelli che le hanno voluto bene. Una sua amica, nel ricordarla ha detto:
Lei non era soltanto una mamma solare ed attenta, ma anche una zia innamorata dei suoi nipotini. Vedeva sempre il lato positivo della vita. Come coppia avevano in cantiere ancora tanti sogni e progetti.