Chi era Matilde Hidri, la donna morta nell’incidente sull’A7: ha lasciato un bimbo piccolo
Incidente sull'autostrada A7, chi era Matilde Hidri la giovane mamma morta a 35 anni
Non ce l’ha fatta a sopravvivere a quel drammatico incidente Matilde Hidri, la 35enne di origini albanesi. Purtroppo si è scontrata molto violentemente con una Volvo che stava percorrendo l’autostrada contromano e l’impatto per lei e l’altro automobilista, è risultato essere fatale.
All’arrivo dei medici per lei non c’è stato più nulla da fare. Purtroppo è morta sul colpo per i traumi riportati dopo l’incidente.
La tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio di domenica 26 giugno. Precisamente sull’autostrada A7, che collega Milano e Genova. All’altezza dei caselli di Gropello Cairoli e Casei Gerola, in provincia di Pavia.
Matilde Hidri era a bordo della sua Bmw e stava tornando a casa. Aveva aperto una pizzeria a Genova da poco tempo e il suo bimbo piccolo, stava aspettando nell’abitazione il rientro della madre.
Tuttavia, è solo intorno alle 14.50 che si è scontrata frontalmente con una Volvo. Alla guida di questo veicolo c’era un uomo di 47 anni, chiamato Giuseppe Maria Garavaglia.
Nessuno sa bene per quale motivo, ma il conducente per circa 5 km ha percorso l’autostrada contromano. In tanti sono riusciti ad evitarlo, ma Matilde non ce l’ha fatta e purtroppo, l’impatto per i due è risultato essere fatale.
Matilde Hidri morta nell’incidente: gli altri 3 feriti
In questo straziante incidente anche 3 persone sono rimaste ferite, tra queste c’è un bambino di appena 4 anni.
Da ciò che è emerso alla guida di questa terza automobile c’era un papà di circa 35 anni, con lui c’era una cugina di 34 anni ed il suo bimbo. L’uomo quando si è reso conto di ciò che stava accadendo davanti a sé ha provato a frenare, ma l’impatto anche per lui è stato inevitabile.
I tre feriti al momento sono ricoverati in ospedale, ma nessuno di loro risulta essere in pericolo di vita. Hanno riportato dei traumi, che dovrebbero guarire in pochi giorni. Nel frattempo le forze dell’ordine sono a lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.