Chi partecipa allo sciopero globale per il clima?

Chi partecipa allo sciopero globale per il clima? Ecco chi scende in piazza venerdì 24 maggio 2019 per chiedere un futuro!

Il 24 maggio è il giorno del secondo sciopero globale per il clima. Dopo il successo del primo Climate Strike del 15 marzo, i ragazzi del Fridays for future tornano in piazza. Anche se in realtà non l’hanno mai abbandonata, dal momento che da quando Greta Thunberg ha lanciato i venerdì per il futuro loro sono sempre lì. Ogni venerdì. In tutta Italia e in tutto il mondo.

Venerdì 15 marzo 2019 milioni di ragazzi e non solo ragazzi di tutto il mondo sono scesi in piazza nel primo grande sciopero globale per il clima per chiedere un impegno concreto a prendersi cura del pianeta. E del loro futuro. Perché gli esperti sottolineano che se non facciamo qualcosa in una decina di anni dovremo fare i conti con le conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici.

E ora i ragazzi dei Fridays for future, gli attivisti, gli insegnanti, genitori, nonni e semplici cittadini tornano in piazza il 24 maggio 2019. Un giorno non scelto a caso. In questi giorni, da giovedì 23 a domenica 26 maggio 2019, si svolgono nell’UE le elezioni europee 2019.

Al Global Strike for Future lanciato da Greta Thunberg e dai Fridays for Future aderiranno per il secondo appuntamento più di 110 nazioni, con numerose manifestazioni in città grandi e piccole. In Italia sono ben 126 le città che si sono mobilitate, come reso noto da Fridays for Future Roma in un comunicato.

sciopero globale per il clima

Regole dello sciopero per il clima

Le regole sono le stesse annunciate da Greta Thunberg:

  1. Vietato usare la violenza
  2. Vietato causare danni
  3. Vietato imbrattare
  4. Vietato trarre profitto economico dalle azioni fatte
  5. Vietato disseminare odio
  6. Cercare di ridurre la propria carbon footprint
  7. Fare sempre riferimento a studi scientifici riconosciuti