Christian Chessa morto in un incidente sulla rotatoria ‘maledetta’

Stava andando a lavoro, Christian Chessa, quando si è scontrato contro la rotatoria in costruzione davanti all'ospedale di Treviglio

Un drammatico incidente stradale è purtroppo costato la vita ad un giovane operaio di soli 23 anni. Si Chiamava Christian Chessa e viveva a Mozzanica, in provincia di Bergamo. Giovedì, alle prime luci dell’alba, mentre andava a lavoro in motocicletta si è schiantato contro una rotatoria nella zona di Treviglio. Inutili per lui i soccorsi.

Christian Chessa

Solo 23 anni e tanta vita ancora davanti, tutto spezzato in un attimo. Christian Chessa, originario di Alghero in Sardegna, viveva ormai da anni in Lombardia, dove lavorava fin da quando di anni ne aveva 18.

Anche giovedì mattina stava andando a lavoro. Era uscito da casa sua a Mozzanica intorno alle 5:30 del mattino, era salito a bordo della sua motocicletta, una Kawasaki Ninja 600, ed era partito alla volta della Same, l’azienda di trattori in cui era assunto.

Christian Chessa

Mentre percorreva la ex strada statale 11, da Caravaggio verso Treviglio, è successo l’irreparabile. L’assenza ancora della luce del sole forse ha contribuito a non fargli rendere conto di una rotatoria.

L’impatto con il muretto di cemento, alto circa mezzo metro e che delimita un’aiuola, è stato inevitabile e violentissimo.

La moto e il corpo di Christian sono stati sbalzati a diversi metri di distanza. Alcuni passanti hanno subito lanciato l’allarme ai soccorritori, che hanno impiegato il minor tempo possibile per arrivare sul posto.

Morte Christian Chessa: polemiche sulla rotatoria

Christian Chessa

Trasportato d’urgenza all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, Christian è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, che purtroppo non è servito ad evitare il tragico epilogo. Il suo cuore si è fermato poche ore dopo l’incidente.

Oltre al dolore, ora, c’è il dubbio su quella rotatoria, che era ancora in costruzione e che, secondo alcuni, non era segnalata in modo congruo.

Laura Rossoni del Pd afferma: “Purtroppo, dopo aver ripetutamente segnalato problemi e criticità, era solo una questione di tempo. Aggiungo solo una cosa: nessuna segnaletica verticale, nessuna illuminazione notturna al netto di eventuali imprudenze di chi transita“.

Disperata, la signora Simona, mamma di Christian, ha invece dichiarato:

Voglio solo che mio figlio non sia morto invano, e non voglio sentire che qualcuno si inventi storie. Ho visto che stavano spostando il cantiere e che finalmente stanno mettendo i fari. Era un bravo ragazzo, lavorava da quando aveva 18 anni. Non è giusto.