Christian Sodano lo spiega ai suoi legali: perché non ha risposto al Gip
Perché Christian Sodano si è avvalso della facoltà di non rispondere: cosa ha detto ai suoi legali
Christian Sodano è apparso davanti al Gip, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per quale motivo, visto che ha già confessato il duplice delitto alle forze dell’ordine che lo hanno arrestato mentre si nascondeva a casa di suo zio a Latina?
Lo ha spiegato lui stesso ai suoi legali, Lucio Teson e Leonardo Palombi. Christian Sodano ha scelto di non parlare durante l’interrogatorio di garanzia poiché avrebbe avuto un momento di nebbia e poiché non avrebbe altro da aggiungere a quanto già confessato. Le sue parole:
Non so perché ho ucciso Nicoletta e Renèe. Ho avuto un annebbiamento, non mi sono nemmeno reso conto di quello che ho fatto. Volevo bene a quelle persone.
Eppure dopo il ritrovamento dello zaino nella macchina del finanziere, la sua posizione potrebbe aggravarsi. Gli investigatori hanno già ipotizzato la premeditazione. Tra gli oggetti rivenuti ci sono un paio di guanti, dei sacchi neri, nastro adesivo, manette e un manganello telescopico. Sodano voleva rapire la sua ex fidanzata e sbarazzarsi di lei? L’aveva già minacciata il giorno precedente con un messaggio sul cellulare, ma Desyrèe pensava di poter gestire la situazione e non aveva rivelato nulla alla famiglia. La 22enne non immaginava che lo avrebbe fatto davvero. Lo aveva lasciato, perché la loro relazione non andava. Si frequentavano da appena 5 mesi.
Quel giorno, dopo l’ennesima discussione e il rifiuto della ragazza, il finanziere è entrato in casa con la pistola d’ordinanza. Desyrèe Amato si è spaventata e dopo aver sentito le sue grida, la mamma Nicoletta e la sorella Renèe l’hanno subito raggiunta e hanno cercato di proteggerla. Ma Christian Sodano ha aperto il fuoco, mettendo fine alle loro vite. L’ex fidanzata è riuscita a fuggire, a nascondersi e poi a raggiungere un benzinaio. Proprio quest’ultimo l’ha aiutata a lanciare l’allarme e a mettersi al sicuro fino all’arrivo delle forze dell’ordine.
Quando il ragazzo ha capito che ormai Desyrèe era fuggita, è tornato in casa. Renèe era ancora viva, così le ha sparato una seconda volta:
Non volevo che soffrisse.
Sodano è accusato di duplice delitto e rischia anche l’aggravante della premeditazione e l’accusa del tentato delitto di Desyrèe Amato. I suoi avvocato lo hanno descritto come un ragazzo distrutto e addolorato.
Non sa darsi pace.