“Ci sono altri moventi per il delitto di Saman Abbas”. Il legale del padre rompe il silenzio

L'avvocato di Shabbar, padre di Saman Abbas, ha intenzione di dimostrare l'innocenza del suo assistito e mette in dubbio il filmato

La difesa di Shabbar, il padre di Saman Abbas, ha fatto sapere che hanno intenzione di dimostrare che ci sono altri moventi che avrebbero potuto spingere qualcun altro a compiere il delitto della 18enne pakistana.

Saman Abbas e la madre Nazia

Il legale Enrico Della Capanna ha parlato di “altre ipotesi attendibili” oltre a quella per la quale è accusato il suo assistito, ovvero il rifiuto di Saman Abbas ad attenersi agli obblighi della sua cultura, il matrimonio combinato. Shabbar Abbas è arrivato in Italia diversi giorni fa, dopo l’estradizione dal Pakistan. L’uomo è ritenuto responsabile della scomparsa e del decesso della figlia, insieme allo Zio Danish, ai due cugini Nomanulhaq e Ijaz Ikram e alla moglie Nazia. Quest’ultima è ancora latitante e per l’accusa è proprio la persona che avrebbe attirato Saman nella “trappola”, promettendole che l’avrebbe aiutata a riprendersi i documenti e ad essere finalmente libera.

Il processo di Saman Abbas

Lo zainetto di Saman Abbas e le parole del legale del padre

L’avvocato ha messo in dubbio anche il filmato del 30 aprile 2021, elemento fondamentale delle indagini, in cui Shabbar e Nazia sono stati ripresi con la figlia Saman mentre si dirigevano verso le campagne. Le immagini mostrano poi i due genitori tornare indietro da soli. Per il legale, Shabbar non aveva in spalla lo zainetto che prima aveva la figlia. Ecco le sue parole:

Ho guardato mille volte quel filmato ma non so dire con certezza se quello fosse uno zainetto. Potrebbe essere anche un oggetto diverso. Non sapendo se quello fosse uno zainetto, non posso inferire che fosse l’oggetto che Saman aveva in spalla prima di “scomparire” dalle immagini della telecamera. E se fosse stata una busta della spesa con dentro degli oggetti? Mi chiedo: è stata fatta una perizia su queste immagini per dire con certezza che quello che aveva era uno zainetto? Oppure siamo arrivati a dirlo perché ci faceva comodo ritenerlo?

Intercettazione padre Saman Abbas

L’ipotesi degli inquirenti

Gli inquirenti hanno sempre sostenuto che quella notte i tre si sono diretti nelle campagne di Novellara. Con alte probabilità Saman è stata consegnata allo zio Danish. E i due genitori, come mostrano le immagini, sono poi tornati indietro, verso la loro abitazione, da soli. Dopo qualche minuto, Shabbar è uscito di nuovo di casa, si è diretto verso le campagne una seconda volta, per poi tornare indietro con lo “zainetto della figlia in spalla”.