Clelia Ditano, svolta nel caso della giovane morta in ascensore: cosa sta succedendo
Indagini sulla sicurezza dell'ascensore. Clelia Ditano ha compiuto un passo nel vuoto con l'ascensore bloccato al primo piano.
Continuano le indagini sulla tragica fine di Clelia Ditano. Per la Procura il numero degli indagati è adesso salito rispetto alle prime ipotesi. Per la morte di Clelia, la giovane di 25 anni di Fasano, in provincia di Brindisi, sono quattro al momento alla lente d’ingrandimento degli inquirenti.
La giovane è precipitata nella notte tra il 7 e l’8 luglio da un’altezza considerevole, ovvero dal quarto piano nel vano ascensore della palazzina dove viveva con la famiglia. La procura di Brindisi al momento mantiene aperto il fascicolo d’indagine per omicidio colposo, dopo aver coinvolto inizialmente solo l’amministratore del condominio.
Arrivati alla vigilia dell’affidamento dell’incarico per l’autopsia, sono stati emessi altri tre avvisi di garanzia. Si tratta di altre persone presumibilmente coinvolte nella problematica che avrebbe causato il salto nel vuoto della giovane Clelia Ditano. Certamente deve esserci stato qualcosa che non è andato nella manutenzione e nella revisione dell’ascensore. L’atto della procura risulta necessario per consentire la nomina dei consulenti di parte durante le perizie.
Oltre all’amministratore del condominio, l’indagine quindi coinvolge tre persone che prima non erano state raggiunte da alcun avviso di indagine. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati in vista dell’affidamento degli incarichi per l’autopsia e per le perizie sul telefono della ragazza e sull’ascensore. Il vano, infatti, è stato sequestrato dopo la tragedia ed è ancora bloccato dalle autorità che stanno proseguendo nelle indagini.
L’accusa è di omicidio colposo. Clelia Ditano ha compiuto un passo nel vuoto dato che non si era accorta che l’ascensore era bloccato al primo piano quando le porte si sono aperte all’apertura al suo piano, il quarto. La salma di Clelia Ditano è attualmente nel cimitero di Brindisi, ed è qui che sarà effettuato l’esame autoptico. Solo dopo verrà concesso il nulla osta del pubblico ministero Livia Orlando per i funerali. Gli altri accertamenti tecnici importanti saranno l’analisi del telefono della giovane e la perizia sull’ascensore.