Come sta Christian Di Martino, l’agente accoltellato a Milano e papà di due bimbi: ha subito 70 trasfusioni e 5 arresti cardiaci
Le condizioni di Di Martino sono gravissime, anche dopo un delicato intervento chirurgico all'ospedale Niguarda di Milano.
È stata una vera e propria serata di follia alla stazione di Lambrate. Un vice ispettore di 35 anni, Christian Di Martino, è stato accoltellato tre volte alla schiena durante un intervento di servizio. Un evento che ha sconvolto la cittadinanza per l’efferatezza e la violenza dell’aggressione.
Le condizioni di Di Martino sono gravissime, considerate “stabili”, anche dopo un delicato intervento chirurgico all’ospedale Niguarda di Milano. Ha ricevuto decine di trasfusioni sanguigne nel corso di queste ore. Ci sono stati cinque arresti cardiaci finora e non si sa quando uscirà dalla terapia intensiva. L’aggressore, un 37enne di origine marocchina, aveva già seminato il panico alla stazione lanciando sassi contro i treni e i passanti, ferendo alla testa una donna di 55 anni.
All’arrivo degli agenti, l’uomo ha reagito con violenza, aggredendoli e ferendo gravemente Di Martino con un coltello estratto dal suo giubbotto, nonostante fosse stato colpito con un taser. Alla scena hanno assistito diverse persone che si trovavano nella stazione. È sembrata una scena surreale, uscita fuori da un qualche film d’azione, invece, purtroppo, era la realtà, e Di Martino era a terra sanguinante. Il 37enne marocchino è stato arrestato e portato al carcere di San Vittore.
L’aggressore ha precedenti per rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona. Risulta più volte detenuto a Napoli e ad Avellino. Era stato arrestato e fotosegnalato per la prima volta in Italia il 18 dicembre del 2002, da allora, è rimasto in Italia da irregolare. Il 37enne, non aveva mai dato segni di presenza nella provincia milanese ed è stato rintracciato e controllato per lo più in Campania. Il 5 maggio scorso, inoltre, era stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Bologna.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia del vice ispettore, mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sta seguendo con apprensione l’evolversi delle sue condizioni di salute.
L’episodio ha provocato sgomento e rabbia, con il sindacato di polizia SIULP che ha denunciato l’ennesimo atto di violenza contro le forze dell’ordine. Il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ha assicurato che la polizia farà tutto il possibile per garantire la sicurezza dei cittadini e dei suoi agenti.
Di Martino, sposato e padre di due figli, ha rischiato la vita per il dovere. Per questo adesso si trova in bilico tra la vita e la morte. La sua lotta per la sopravvivenza è un monito per tutti noi a non abbassare la guardia contro la violenza e a sostenere chi ogni giorno mette a repentaglio la propria vita per la nostra sicurezza.