Commissario straordinario Domenico Arcuri: “basta speculazione sulle mascherine”
Commissario straordinario Domenico Arcuri: "vergognosa speculazione sulle mascherine"
Dall’inizio dell’emergenza, sono stati in molti a speculare sui prodotti più ricercati, come guanti, mascherine, alcool e gel disinfettante per le mani. In varie occasioni, la Guardia di Finanza è intervenuta, denunciando i responsabili e sequestrando la merce.
Le Fiamme Gialle hanno addirittura sequestrato falsi tamponi, venduti senza autorizzazioni e 1800 respiratori per la terapia intensiva, diretti in Grecia.
Sulla questione è intervenuto, durante una conferenza stampa della Protezione Civile, Domenico Arcuri, commissario straordinario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
“Alcuni cittadini mi segnalano casi di vendita delle mascherine a prezzi esorbitanti. Io sono, come spero ormai si si è capito, contro ogni forma di facile e di responsabile scandalismo. Mai generalizzare, perché si farebbe un grave torto alla quasi totalità degli italiani onesti, che svolgono con scrupolo il loro lavoro in ogni campo. Detto ciò, anche pochi casi sono intollerabili, vanno denunciati e vanno combattuti. Le forze dell’ordine, che ringrazio per lo straordinario lavoro che stanno facendo, sono già intervenute e continueranno a farlo anche sulla base di nostre puntuali segnalazioni. Una mascherina chirurgica non può essere rivenduta in una fase di grave emergenza sanitaria, ad un prezzo 10 volte maggiore al suo costo. Questa non è libertà di mercato, ma è una speculazione insopportabile. Due volte insopportabile. La prima perché non si specula sui bisogni degli altri e la seconda perché non si specula sulla vita degli altri“.
“La vergognosa speculazione sulle mascherine si sconfigge definitivamente con due strumenti: mettere sul mercato a titolo gratuito più mascherine possibili e fissare il prezzo massimo, al quale le varie tipologie di mascherine posso essere vendute”.
Domenico Arcuri, si è pronunciato anche riguardo i test sierologici:
“Nessuna trattativa privata con nessuno ma una gara, veloce trasparente. Ci aspettiamo che la solidarietà vinca sul profitto e che le aziende ci chiedano un prezzo molto basso, lasciatemi dire simbolico.
Il test sierologico che sceglieremo dovrà rispondere a 8 requisiti che hanno a che fare con la sua accertata validità e che hanno a che fare con la velocità nel dare gli esiti del test. Certamente non potranno essere fuorilegge e quindi certamente dovranno avere il marchio CE.
Noi pensiamo ad una distribuzione e ad una sperimentazione sull’intero territorio nazionale, altrimenti quello che ho detto circa la significatività del campione e la significatività del campionamento, non sarebbero correlati e quindi noi dobbiamo avere un campionamento sufficientemente significativo. Quanto agli aspetti scientifici circa i risultati dei test, io non penso di essere la persona più adatta per rispondere. Lei sa, come lo so io, che c’è un’importante discussione nel mondo sulla reale e definitiva significatività di questi campioni. Ogni giorno ci sono delle riflessioni scientifiche innovative. Io penso che noi dobbiamo tendere a garantire che questo campionamento prima e che l’applicazione di questo strumento poi, debba essere una delle componenti per il contrasto e soprattutto per il contenimento dell’emergenza come nelle premesse che sia”.