Condannate quattro suore di un asilo di San Marcellino
Condannate quattro SUORE di una scuola materna. Percosse sui bambini, anche nelle loro parti più delicate.
Tanta rabbia a San Marcellino, un comune italiano in provincia di Caserta, in Campania. Sono state condannate tre suore e una suora superiore, che gestivano una scuola materna, per maltrattamenti e percosse verso loro piccoli alunni. Le indagini sono state avviate lo scorso anno, dopo che alcuni genitori, sospettosi, si sono rivolti alle forze dell’ordine.
Da quel momento, gli agenti si sono dati da fare per vedere quanta verità ci fosse dietro quelle affermazioni. Le quattro religiose, tre di origine straniera e la loro superiore, di origine italiana, in vari episodi, riprese nei filmati, hanno picchiato i bambini. La condanna definitiva è appena stata emessa dal tribunale di Napoli nord. Lo scorso mese di marzo, c’è stata l’udienza, durante la quale il pm aveva chiesto dai due ai cinque anni di condanna. Alla fine, la sentenza è stata decisa: Anna Porrari, 76 anni, madre superiore e le sue tre consorelle, di origine indiana e filippina, Josi Sapi, Loyola Dionel e Genovina Barete, di 54, 47 e 34 anni, sono state condannate a due anni. Nel filmato, la madre superiore non ha mai maltrattato alcun bambino, ma la sentenza ha deciso di condannarla allo stesso modo, poiché, come responsabile della coordinazione della scuola materna, avrebbe dovuto verificare ciò che accadeva ed impedire il comportamento delle altre suore. Complicità nell’intralcio alla giustizia! Come riporta anche Il Mattino, non è finita qui, sembrerebbe che la madre superiore, abbia anche cercato di corrompere una madre, con dei soldi, per comprare il suo silenzio. Nelle immagini riprese nei video, le religiose percuotevano i bambini anche nelle loro parti intime.
Le forze dell’ordine hanno anche scoperto, durante il corso delle indagini, che l’istituto, la scuola materna Santa Teresa del Bambin Gesù di San Marcellino, era stata messa in vendita.
Il sospetto è che le suore, ormai consapevoli di ciò che sarebbe accaduto, abbiano cercato di liberarsi del proprio passato.
Il video, di seguito:
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