Confessa un omicidio commesso nel 2015: arrestato 46enne di Palermo
Grazie al consiglio del suo parroco, il pregiudicato palermitano Damiano Torrente confessa un omicidio commesso nel 2015: la vittima è una ragazza romena
Damiano Torrente, uomo di 46 anni di Palermo, si è presentato dai carabinieri ed ha confessato l’omicidio che lui stesso aveva commesso 5 anni fa, nel 2015. L’uomo, convinto dal parroco a costituirsi, ha fornito poi anche i dettagli sul luogo in cui aveva occultato il corpo. La vittima, una donna di origini romene, aveva, all’epoca dei fatti, circa 30 anni.
In stato di fermo, l’uomo di 46 anni di Palermo, Damiano Torrente, dopo che si è presentato dai carabinieri, per confessare l’omicidio di una giovane romena, avvenuto nel 2015.
L’uomo, che si portava il peso dentro da oltre 5 anni, ha fornito anche le informazioni utili ai vigili del fuoco e ai carabinieri per ritrovare il cadavere della vittima.
Stando alle dichiarazioni date dallo stesso Torrente, dopo aver strangolato la ragazza con un filo da pesca ed averla messa all’interno di un sacco, l’uomo l’ha poi gettata in un dirupo sul Monte Pellegrino.
Numerosi i precedenti di Torrente, che era tornato in libertà, durante l’emergenza sanitaria, a seguito di una condanna scontata per stalking. Appena uscito dal carcere, l’uomo si era avvicinato alla vita di chiesa, frequentando spesso la vicina parrocchia di quartiere.
Proprio lì, in uno dei numerosi colloqui, Torrente ha aperto il suo cuore al parroco, raccontando ciò che aveva fatto. Pare che proprio grazie al consiglio del prete l’uomo abbia deciso, il giorno seguente, di recarsi nella stazione dei carabinieri di Falde per costituirsi e confessare il crimine.
Queste le dichiarazioni di Padre Cassata:
Ci siamo visti spesso, quasi ogni giorno. Fin da subito ha iniziato a parlarmi di quello che lui stesso definiva ‘il suo inferno’. Gli ho detto che era fondamentale chiudere i conti con la giustizia prima ancora di ricongiungersi con il Signore
La vittima dell’omicidio commesso nel 2015
Ruxandra Vesco, questo il nome della ragazza di origine romene uccisa dal 46enne palermitano. Era arrivata da Alcamo e viveva a Palermo da diversi anni, insieme a suo marito e sua figlia. Anch’essa pregiudicata, all’epoca era accusata di essere una truffatrice seriale.
Alla sua scomparsa, avvenuta appunto nel 2015 per mano di Torrente, era seguita una denuncia. La donna, ricercata anche dalle forze dell’ordine per la suddetta accusa per truffa, non era stata mai rintracciata.
Ora, le indagini sul crimine commesso da Damiano Torrente, sono affidate alla procura di Palermo. La versione dei fatti dell’uomo al vaglio degli inquirenti.