Coniugi romani morti suicidi a Forlì: il biglietto che hanno lasciato
Nel biglietto scritto dai coniugi romani che si sono tolti la vita a Forlì, un messaggio diretto ai figli: ecco il contenuto
Il fatto di cronaca legato al duplice suicidio compiuti dai due coniugi romani residenti a Spinello di Santa Sofia in provincia di Forlì, è destinato a far parlare molto. I due pensionati, ex dipendenti del Senato, hanno deciso di togliersi la vita di comune accordo ed hanno lasciato un biglietto ai figli, spiegando i motivi del loro gesto.
Un gesto apparentemente senza senso, quello compiuto alla fine della scorsa settimana da Paolo Neri e Stefania Platania. I due, marito e moglie entrambi originari della provincia di Roma ed ex dipendenti del Senato, si sono tolti la vita sparandosi due colpi in testa con due pistole regolarmente detenute ed entrambe rinvenute affianco ai loro corpi.
Sul comodino, gli inquirenti intervenuti nell’abitazione hanno trovato anche un biglietto, piegato con attenzione, che conteneva un messaggio presumibilmente indirizzato ai figli.
Come riporta il quotidiano La Repubblica, sul suddetto foglietto i due coniugi hanno scritto una breve frase che dovrebbe spiegare i motivi che li hanno spinti a prendere questa estrema decisione.
Vogliamo trovare un luogo dove vivere in pace. Un mondo che ci offra nuove possibilità.
Il movente del duplice suicidio dei coniugi romani
Sulle modalità in cui è avvenuto il duplice suicidio dei coniugi romani, sembrerebbero esserci pochissimi dubbi. Ciò su cui invece si dovrà indagare, è il movente che li ha spinti a farlo.
Le testimonianze dei conoscenti, dei vicini e dei familiari hanno confermato che erano entrambi in buona salute, non avevano problemi economici e non avevano mai dato segnali che avessero potuto far pensare ad un epilogo del genere.
Nei giorni scorsi si era diffusa una voce riguardante la loro appartenenza alla setta dei Ramtha, una scuola di illuminismo che crede nell’imminente fine del mondo.
La stessa comunità, seguace della profezia dei Maya, è convinta che proprio la frazione di Spinello di Santa Sofia sia un luogo sicuro in cui ci si possa salvare. E a quanto pare questo era stato il motivo, 10 anni fa, che aveva spinto Paolo e Stefania a comprare casa proprio lì.
In ogni caso non sono stati trovati collegamenti tra la loro appartenenza alla setta e la decisione di togliersi la vita. Le indagini cercheranno di fare maggiore chiarezza possibile.