Coperta e coltello, cosa hanno trovato nella macchina di Filippo Turetta
Durante la puntata di Quarto Grado, hanno parlato degli oggetti rinvenuti nella macchina di Filippo Turetta
Durante l’ultima puntata di Quarto Grado, andata in onda nella se rata di venerdì 5 gennaio, hanno parlato ancora una volta dl delitto di Giulia Cecchettin, commesso dal suo ex fidanzato Filippo Turetta. Quest’ultimo si trova nella casa circondariale di Verona.
Proprio dalla trasmissione è emerso che il 22enne, ha avuto un secondo incontro con i suoi genitori, Elisabetta e Nicola. Tuttavia, affermano che ha ancora bisogno di un lungo periodo di detenzione per capire ciò che ha fatto.
Giulia e Filippo si erano conosciuti circa un anno prima e tra loro è nata una relazione. Ad agosto di quest’anno, lei aveva deciso di chiuderla, a causa dell’ossessione e della gelosia del ragazzo.
Il 22enne però, non ha mai accettato questa sua decisione e per mesi ha sempre cercato di riconquistarla. La sera dell’11 novembre, sono usciti insieme per andare a fare shopping. Al termine di questo incontro, forse a causa dell’ennesimo rifiuto, ha deciso di mettere fine alla sua vita.
Per una lunga settimana i familiari di entrambi hanno sperato di poterli riabbracciare, ma alla fine nella tarda mattina di sabato 18 novembre, è emersa la triste realtà. Giulia era deceduta e Filippo era arrivato fino in Germania, dove lo hanno poi arrestato, a bordo della sua auto.
Cosa hanno trovato nell’auto di Filippo Turetta
Proprio all’interno di quella Fiat Punto, gli agenti hanno trovato degli oggetti importanti. Come una coperta ed un coltello. Da quello che hanno raccontato gli amici del ragazzo, lui poco prima del delitto, era solito passare molto tempo in macchina. Dormiva e mangiava al suo interno.
Per questo gli inquirenti stanno cercando di capire se l’arma usata per mettere fine alla vita di Giulia, apparteneva proprio alle posate usate da lui per mangiare. I Ris inoltre, oltre ad analizzare gli oggetti trovati nella macchina, stanno analizzando anche i reperti rinvenuti vicino al luogo in cui era nascosto il corpo di Giulia.
All’appello mancherebbe ancora il suo computer, nel quale c’era la tesi di laurea, che avrebbe dovuto discutere pochi giorno dopo aver perso la vita. Lo zio Andrea Camerotto, intervistato da una delle giornaliste, su come hanno passato le feste, ha detto:
“Le feste sono difficili in tutte le famiglie a cui manca qualcuno, è difficile festeggiare sapendo che mancano delle sedie vuote!” I Turetta invece, da quello che ha detto il parroco di Torreglia, hanno bisogno di tempo per capire cosa è successo.