Coronavirus: aumentano i numeri dei medici morti dopo l’esplosione della pandemia da covid-19

I primi ad essere stati colpiti dalla diffusione del coronavirus sono stati i medici che si trovano a combattere in prima linea: aumentano i numeri dei decessi

Aumentano vertiginosamente i numeri dei medici morti che stanno combattendo in prima linea contro il coronavirus. Dopo l’esplosione dell’ormai pandemia da covid-19, i primi ad essere stati contagiati da questo virus sono stati proprio i medici e gli operatori sanitari dei nostri ospedali. Sono molti i caduti in questa guerra.

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Quella che stiamo vivendo in questo momento si può ben definire una guerra contro il covid-19, il virus che sta attanagliando da ormai più di un mese la nostra nazione. La diffusione improvvisa di questo morbo ha causato il contagio di un numero elevatissimo di medici e operatori sanitari, i quali sono i primi a prestare soccorso.

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Si tratta di padri, madri, sorelle e fratelli che combattono tutti i giorni, quotidianamente, contro questo mostro che attacca le persone. Sono i primi che intervengono nell’aiutare tutti coloro che si ammalano, ma sono stati anche i primi ad ammalarsi quando il virus si diffondeva senza essere notato.

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Aumenta a venti il numero dei decessi tra i camici bianchi. Tra questi ricordiamo i nomi di Marcello Natali, medico di famiglia di 57 anni, ricoverato nell’ospedale di Cremona, poi trasferito a Milano e ricoverato nel reparto di terapia intensiva dopo lo sfogo di una polmonite bilaterale.

Ricordiamo Carlo Di Loreto, psicoterapeuta di 58 anni che da due anni stava prestando sostegno alla comunità di Don Gaudiano. L’uomo è sempre stato presente nel sociale, impegnato fino all’ultimo giorno.

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Gli ultimi a spegnersi, nella giornata del 22 marzo, sono stati  Luigi Ablondi, ex direttore generale dell’ospedale di Crema, Giuseppe Finzi, medico ospedaliero di Cremona e Antonino Buttafuoco, medico di base di Bergamo. A dare conferma della loro scomparsa ci ha pensato la stessa Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici.

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Molti medici muoiono improvvisamente, senza sapere che la causa della loro morte è il virus. Molti operatori sanitari vengono contagiati e, senza poter fare molto, si trovano ad ammalarsi e a morire negli ospedali dove hanno lavorato fino a poco prima. A loro tutto il popolo e tutta la Nazione italiana deve rendere omaggio e portare rispetto.