Coronavirus, la protesta dei dipendenti di Carrefour
Coronavirus, i dipendenti del supermercato protestano. "Senza mascherine non entriamo!"
A causa dell’emergenza che ha colpito il mondo intero sui contagi da Coronavirus, la popolazione è molto preoccupata. Infatti con il Decreto lanciato dal Governo “Io Resto a Casa”, in molti hanno preso d’assalto i supermercati. Uno di questi è proprio il Carrefour di Torino, di corso Montecucco.
Questo negozio è aperto ventiquattro ore su ventiquattro ed infatti, quella sera in cui in molti sono andati per fare la spesa, questo è stato uno dei più affollati.
Nella mattinata di oggi, c’è stata una protesta da parte dei dipendenti, in cui chiedevano di poter lavorare con le mascherine adeguate a questa emergenza. Ettore Cresto, delegato della Filcam Cgil, il sindacato, ha spiegato:
“L’azienda, dopo la nostra protesta, ci ha fornito delle mascherine senza filtro, con la promessa che già alle quattordici arriveranno quelle idonee. Quindi abbiamo accettato di rientrare a lavoro, ma se non avremmo quanto assicurato ripeteremo la protesta.
L’azienda ha il dovere di fornire dispositivi di protezione adeguati. Abbiamo protestato anche per la scarsa sanificazione degli ambienti di lavoro e perché l’azienda si ostina a tenere aperto 24h.”
Il fatto è accaduto nella mattinata di oggi, intorno alle sei, quando i dipendenti si sono recati davanti al negozio e si sono rifiutati di entrare, poiché non avevano l’attrezzatura adatta per proteggersi. Sono rimasti davanti alle porte, mantenendo la distanza di sicurezza di un metro, l’uno dall’altro.
Le mascherine alla fine sono arrivate intorno alle nove e tutti sono entrati a lavoro. In più, hanno chiesto di non rimanere aperti per venti quattro ore, ma dicono che come hanno fatto le altre catene di supermercati, di aprire dodici ore e di poter rimanere a casa la domenica.
I contagi da Coronavirus stanno salendo a numeri molto elevati e tutti infatti ne sono preoccupati. Per questo è fondamentale dare ascolto alle normative lanciate dal Governo, come per esempio, lavarsi spesso le mani, stare ad distanza di sicurezza di un metro e soprattutto di non andare negli studi medici o nel pronto soccorso, in caso di sintomi.
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