Coronavirus, Nuova Zelanda il governo si riduce lo stipendio
Decisione drastica quella della Premier Jacinda Ardern: "È arrivato il momento di colmare il divario che c'è tra le diverse classi sociali del nostro paese"
Tutti gli stati del mondo, in un modo o nell’altro, stanno cercando di fronteggiare questa terribile emergenza con l’intento di limitare i danni. Tra tutti un particolare esempio di virtuosismo è quello della Nuova Zelanda.
Lo stato sta facendo parlare di sé, per l’efficacia del suo modello anti Coronavirus. In sole due settimane la curva del contagio è stata appiattita. La premier Jacinda Ardern e tutti i membri del governo, hanno dichiarato di essersi ridotti lo stipendio del 20% per 6 mesi, con effetto immediato.
Questo come forma di solidarietà per coloro che sono stati toccati dalla pandemia. Ecco le parole del primo ministro: “È arrivato il momento di colmare il divario che c’è tra le diverse classi sociali del nostro paese, cominciamo ora. È importante che i politici più pagati, mostrino vicinanza ai lavoratori impegnati in prima linea e a coloro che il lavoro l’hanno perso, proprio a causa della crisi scatenata dal Covid-19. È un riconoscimento dei sacrifici che stanno facendo molti dei nostri concittadini”.
Jacinda Ardern dunque percepirà uno stipendio di 423.945 dollari invece di 470.000, stando a quanto riportato dal The Guardian inglese. Anche Ashley Bloomfield, direttore generale della Sanità e capo della Task Force per l’emergenza Covid-19, ha confermato la decurtazione del proprio stipendio.
Nel frattempo la Nuova Zelanda è totalmente chiusa e nessuno potrà lasciare le proprie abitazioni per una settimana ancora, finché non verrà annunciata alla fine della Fase 4. Gli infettati sono più di 1300 su 5 milioni di abitanti. Solamente 9 sono i decessi, mentre i guariti sono più di 700.
Entro il 20 aprile sarà presa una decisione definitiva sul da farsi. “Il fatto che siamo riusciti a superare bene il picco e a limitare i danni, non significa che siamo fuori dall’emergenza” ha affermato la Premier. Uno dei problemi più consistenti è la disoccupazione, che oscilla intorno al 4%. La contrazione dell’economia della Nuova Zelanda, secondo il Fondo Monetario Internazionale, sarà intorno al 7%.