Coronavirus scuola: se un bambino sta male in classe cosa succede?
Cosa accade se un bambino sta male a scuola mentre si trova in classe?
Cosa fare se un bambino sta male in classe? A scuola quali sono i protocolli che verranno attivati a settembre nel caso in cui qualche alunno dovesse sentirsi male durante le lezioni? Per affrontare l’emergenza Coronavirus niente deve essere lasciato al caso.
Per affrontare l’emergenza Coronavirus, bisogna pensare a tutte le variabili. Se i DPCM del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, stabiliscono tutte le modalità per la riapertura in sicurezza di ogni attività economica, lo stesso si deve fare per la scuola. Perché la didattica a distanza è solo l’ultima spiaggia. Le scuole devono riaprire in tutta sicurezza. Un protocollo definitivo per la ripresa della didattica in presenza non è ancora pronto. Ma sono tante le ipotesi al vaglio per il nuovo anno scolastico.
Il nuovo Protocollo per la riapertura delle scuole il 14 settembre svela come il corpo docenti e tutto il personale scolastico deve affrontare la gestione di un caso sintomatico di Covid-19 a scuola. Se un bambino manifesta in classe i sintomi del Coronavirus, come ci si deve comportare? Quali le misure da mettere subito in atto?
Cosa fare se il bambino sta male in classe
Il documento precisa che se un alunno manifesta febbre o difficoltà respiratorie deve essere messo in isolamento. Lo studente deve indossare una mascherina chirurgica in attesa che un famigliare o un delegato lo possa portare a casa. Nel frattempo deve essere avviata l’attività di tracciamento dei contatti, così da isolarli tempestivamente ed evitare lo scoppio di un eventuale focolaio a scuola. Lo stesso vale anche per operatori e insegnanti che dovessero presentare i sintomi che possono indicare la presenza possibile di infezione da SARS-CoV-2 a scuola.
Qualora il soggetto risultasse positivo al Coronavirus, scatteranno i protocolli previsti dal Dipartimento di prevenzione territoriale di competenze. Varrà ovviamente la quarantena per i soggetti positivi e quella preventiva per i contatti, in attesa di esito del tampone. E poi bisognerà seguire l’iter previsto per la riammissione a scuola, una volta guariti dall’infezione.