Coronavirus Taormina, mamma e figlia prematura separate per 40 giorni: l’emozionante incontro
La mamma è risultata positiva al Coronavirus e la figlia è stata fatta nascere prematuramente, per via dei suoi problemi cardiaci: si sono riabbracciate dopo 40 giorni
Questa è la meravigliosa storia di una mamma e di una figlia, che dopo 40 giorni di separazione, si sono riabbracciate. È accaduto a Taormina, un comune italiano della città di Messina, in Sicilia. Una donna, originaria del Bangladesh (India), è risultata positiva al Coronavirus, mentre era incinta di sua figlia. La piccola è nata prematura e con un grave problema al cuore, ma contro ogni aspettativa, è risultata immune al Covid-19.
Il team ospedaliero, dopo il ricovero della gestante, avvenuto verso metà giugno, hanno deciso di far nascere la bambina a 30 settimane, con un cesareo. Quel piccolo esserino pesava soltanto 1,4 kg! Una piccola guerriera!
La mamma, tornata da Londra, era risultata positiva al virus. Viste le sue condizioni, i medici avevano deciso di indurla in coma farmacologico. Quando si è svegliata non sapeva nulla, cercava soltanto la sua bambina.
Con il passare dei giorni, la sua situazione ha iniziato a migliorare. Il Coronavirus ha smesso di attaccare il suo sistema immunitario, fin quando negli ultimi tamponi non è risultata negativa. Gli operatori sanitari hanno dichiarato di averla aiutata con le sacche di plasma autoimmune.
Per quanto riguarda la bambina, è stata intubata per 24 ore e tenuta sotto controllo. Ha dei problemi cardiaci ed inizialmente si era deciso di sottoporla ad un intervento chirurgico, ma dopo una valutazione più approfondita, l’ospedale ha deciso di aspettare.
Il video dell’incontro tra mamma e figlia
Oggi, dopo 40 giorni di lontananza, entrambe stanno bene e si sono lì abbracciate. Il video commovente ha scaldato il cuore di tutti i presenti e dell’intera Italia. Lacrime e applausi all’interno della struttura sanitaria.
Tanti sono stati i ringraziamenti della famiglia della neo mamma, alla struttura ospedaliera Misericordia di Palermo, dove la piccola è ricoverata e al Letojanni, che ha consentito il trasporto della mamma.