“Cosa mi hanno fatto” le prime parole di Cecilia Sala dal carcere dove è detenuta: è terribile

Cecilia Sala, giornalista italiana detenuta in Iran, descrive la sua drammatica situazione in carcere durante una telefonata ai familiari, mentre il governo italiano richiede il suo immediato rilascio.

La situazione di Cecilia Sala, una giovane giornalista italiana di 29 anni, è diventata di grande preoccupazione a seguito della sua detenzione nell’ormai nota prigione di Evin a Teheran. Arrestata il 19 dicembre 2024, Sala è attualmente in isolamento totale e ha descritto le condizioni estremamente difficili in cui si trova durante una telefonata con i suoi familiari in occasione del Capodanno. Le autorità italiane stanno intensificando gli sforzi per ottenere il suo rilascio, mentre i dettagli della sua situazione continuano a emergere, suscitando sempre maggior allerta e mobilitazione a livello istituzionale.

Dettagli sulla detenzione di Cecilia Sala

Cecilia Sala ha raccontato la sua esperienza di detenzione durante una breve conversazione telefonica con i suoi genitori e il compagno, Daniele Raineri, giornalista del Post. Ha descritto una cella priva di letto, dove è costretta a dormire per terra, e dove le vengono forniti solo datteri come cibo. Durante la chiamata, ha anche menzionato di essere stata privato degli occhiali, una condizione che ha suscitato preoccupazione tra i familiari. La giovane giornalista ha chiesto insistentemente di “fare presto” per trovare una soluzione che le permetta di tornare in Italia, evidenziando il suo stato di vulnerabilità e la pressione psicologica a cui è sottoposta.

I familiari di Sala, allarmati dal tono della conversazione, hanno compreso che la situazione è grave. Le condizioni di vita nel carcere di Evin sono descritte come inaccettabili, con l’unico cibo fornito dalle guardie attraverso una fessura della porta. Inoltre, non ha ricevuto alcun pacco dall’ambasciata italiana, che avrebbe dovuto contenere beni di prima necessità e conforto. La mancanza di una mascherina per proteggersi dalla luce intensa della cella ha ulteriormente aggravato la sua esperienza di detenzione, rendendo la sua condizione ancora più difficile.

Interventi delle istituzioni italiane

Il governo italiano ha attuato una serie di misure per garantire la liberazione di Cecilia Sala. Dopo le dichiarazioni di sostegno del presidente Mattarella, le autorità italiane hanno richiesto ufficialmente al governo iraniano garanzie sulle condizioni di detenzione della giornalista, chiedendo il suo rilascio immediato. Allo stesso tempo, è stata sollecitata la possibilità di inviare generi di conforto, sottolineando l’importanza di garantire che questi vengano effettivamente consegnati a Sala.

Il caso di Cecilia Sala è stato definito da esperti come emblematico di una strategia iraniana di utilizzare prigionieri come pedine di scambio. Riccardo Noury di Amnesty Italia ha evidenziato come la situazione di Sala possa essere interpretata come un vero e proprio rapimento, con precedenti di detenzioni prolungate per scambi di prigionieri. Attualmente, l’Italia sta cercando di negoziare la liberazione di Sala in cambio di un ingegnere iraniano detenuto nel Paese.

Il ruolo del governo e delle opposizioni

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato l’ambasciatore iraniano a Roma, esprimendo la determinazione del governo italiano nel garantire i diritti di Cecilia Sala. Durante l’incontro, sono state ribadite le richieste di liberazione immediata e di condizioni di detenzione dignitose. La situazione di Sala è diventata un tema cruciale, e il governo ha dichiarato di non lasciare soli né la giornalista né la sua famiglia fino a quando non sarà riportata a casa.

In un contesto di crescente preoccupazione, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha esortato il governo a coinvolgere tutte le forze politiche nella gestione della crisi. Ha sottolineato l’urgenza di affrontare la grave situazione di Cecilia e ha fatto appello alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni affinché convochi i leader di maggioranza e opposizione. Renzi ha chiarito che, di fronte a un arresto ingiustificato di un cittadino italiano, l’unità politica è fondamentale per garantire il sostegno necessario a riportare Cecilia Sala a casa.