Cosa si sa dell’incidente in cui Sofia Mancini e Francesco D’Aversa sono morti
Verona, cosa si sa fino ad adesso dell'incidente stradale in cui Sofia Mancini e Francesco D'Aversa hanno perso la vita
Si è conclusa nel peggiore dei modi la triste vicenda di Sofia Mancini e Francesco D’Aversa, i due 20enni scomparsi nella serata di lunedì. Dopo due lunghi giorni di ricerche, nella mattinata di ieri, alcuni addetti ai lavori stradali hanno ritrovato la loro auto ormai ridotta in un cumulo di lamiere.
Al momento l’ipotesi più plausibile è proprio quella di un sinistro, che non gli ha lasciato scampo. Purtroppo i sanitari intervenuti si sono resi conto che entrambi hanno perso la vita praticamente sul colpo.
La triste vicenda di Sofia e Francesco è iniziata nella serata di lunedì 17 ottobre. Si stavano frequentando da pochi giorni e in quell’occasione, dopo aver passato del tempo alla discoteca Amen di Verona, erano usciti insieme.
I familiari hanno denunciato la loro scomparsa, dopo che non li hanno visti rientrare a casa. Infatti per due lunghi giorni gli agenti hanno effettuato tutte le ricerche del caso.
Tuttavia, il triste epilogo è arrivato solo nella mattinata di ieri, poco prima delle 10. Quando alcuni addetti ai lavori stradali, hanno trovato la loro Fiat 500 completamente distrutta tra la vegetazione sulla strada statale 450, che collega Affi a Castelnuovo, a pochi minuti dalla casa della ragazza.
Era impossibile da vedere per gli altri automobilisti. I carabinieri intervenuti una volta arrivati alla macchina, hanno fatto la triste scoperta. Tra le lamiere c’erano proprio i corpi dei due ragazzi, ormai senza vita.
Chi erano Sofia Mancini e Francesco D’Aversa
Grazie ai documenti hanno potuto riconoscere subito il corpo della giovane, mentre per Francesco ci è voluto più tempo.
Sofia Mancini aveva 20 anni e tutti l’hanno descritta come una ragazza dolce ed educata. Viveva a Costermano insieme ai genitori e al fratello. Al momento sono davvero tante le persone che la stanno ricordando sui social, anche per mostrare affetto e vicinanza ai suoi familiari.
Francesco D’Aversa, invece, aveva 24 anni ed era originario di Taranto, ma lavorava come pizzaiolo nella pizzeria di Verona Don Peppe. In quei giorni era in ferie e sarebbe dovuto rientrare a lavoro nella giornata di lunedì. I due si erano conosciuti poco tempo fa e si stavano frequentando davvero da poco tempo.