Cos’è l’hantavirus, il virus trasmesso dai topi che ha ucciso la moglie di Gene Hackman: sintomi, trasmissione e cura

Gene Hackman e sua moglie Betsy Arakawa sono morti per cause naturali: l'attore per problemi cardiaci e Alzheimer, la donna per infezione da hantavirus, una malattia zoonotica.

Il decesso di Gene Hackman e di sua moglie Betsy Arakawa ha suscitato grande interesse e preoccupazione. L’attore, noto per le sue interpretazioni in film iconici, è venuto a mancare a causa di problemi cardiaci e Alzheimer, mentre la moglie ha perso la vita a causa di un’infezione da hantavirus. Questo articolo si propone di illustrare le circostanze della loro morte e di approfondire la natura dell’hantavirus, le modalità di trasmissione e i sintomi associati a questa malattia.

Le cause del decesso di Gene Hackman e Betsy Arakawa

Il 7 marzo 2025, il medico legale Heather Jarrell ha fornito chiarimenti sulle cause della morte di Gene Hackman, 95 anni, e di Betsy Arakawa, 63 anni. I due erano stati trovati privi di vita nella loro abitazione a Santa Fe, New Mexico, a fine febbraio. Inizialmente, si era speculato su diverse possibili cause, tra cui fughe di gas e atti criminali. Tuttavia, l’autopsia ha rivelato che Hackman soffriva di Alzheimer in stadio avanzato e di gravi problemi cardiaci, fattori che hanno contribuito al suo decesso il 17 febbraio. Betsy Arakawa, invece, è risultata positiva a un’infezione da hantavirus, un virus trasmesso dai roditori, che può causare gravi malattie polmonari. Si ipotizza che la donna sia deceduta prima del marito, il quale, a causa della sua condizione, potrebbe non essersi accorto della sua morte. L’hantavirus è noto per essere pericoloso e può condurre a complicazioni severe.

Cosa sono gli hantavirus e quali malattie provocano

Gli hantavirus, ufficialmente noti come Orthohantavirus, sono un genere di virus a RNA a singolo filamento appartenenti alla famiglia Hantaviridae. Questi virus sono responsabili di diverse sindromi cliniche, tra cui la sindrome polmonare da hantavirus e la febbre emorragica con sindrome renale. La sindrome polmonare, che ha colpito Betsy Arakawa, è causata principalmente dal virus Sin Nombre, diffuso in Nord America. Gli hantavirus sono presenti in diverse specie di roditori, che li liberano nell’ambiente attraverso urina, feci e saliva. La trasmissione all’uomo avviene principalmente tramite l’inalazione di aerosol infetti. I sintomi iniziali delle infezioni da hantavirus possono sembrare simili a quelli dell’influenza, ma la malattia può progredire rapidamente, causando gravi problemi respiratori e una mortalità che può superare il 30 percento.

Come si trasmettono gli hantavirus

La trasmissione degli hantavirus avviene principalmente attraverso l’esposizione agli aerosol e ai fluidi corporei di roditori infetti. L’inalazione di particelle virali provenienti da feci e urina è la modalità più comune di contagio. Situazioni di rischio includono la pulizia di edifici abbandonati o invasi da roditori, dove basta un semplice movimento per sollevare aerosol infetti nell’aria. Anche il contatto diretto con fluidi corporei e il successivo contatto con occhi, naso o bocca possono portare all’infezione. Sebbene esista una trasmissione sporadica da uomo a uomo, questa è limitata a ceppi specifici e non rappresenta un rischio per epidemie diffuse. In Europa, i casi di hantavirus sono più comuni nei Paesi settentrionali, come Finlandia e Germania, soprattutto durante l’autunno, quando i roditori cercano riparo nelle abitazioni.

I sintomi dell’infezione da hantavirus

Il periodo di incubazione di un’infezione da hantavirus è di circa due settimane. I sintomi iniziali sono spesso aspecifici e includono febbre, mal di testa e dolori muscolari. In alcuni pazienti, possono manifestarsi anche disturbi gastrointestinali. Se non trattata, l’infezione può evolvere in una sindrome polmonare grave, caratterizzata da accumulo di liquidi nei polmoni e gravi difficoltà respiratorie. Nel caso della febbre emorragica con sindrome renale, i sintomi iniziali sono simili, ma il decorso può portare a complicazioni come emorragie interne e insufficienza renale. Il tasso di mortalità varia significativamente a seconda del ceppo di hantavirus coinvolto, con percentuali che possono arrivare fino al 50 percento.

Come si cura un’infezione da hantavirus

La diagnosi di infezione da hantavirus avviene tramite test sierologici e PCR. Una volta confermata, il trattamento prevede la terapia di supporto. Nei casi di febbre emorragica con sindrome renale, si può somministrare l’antivirale rivabirina. Tuttavia, per la sindrome polmonare, la ribavirina non ha dimostrato efficacia. In situazioni gravi, può essere necessaria la ventilazione meccanica per supportare la respirazione del paziente. La gestione tempestiva e adeguata delle infezioni da hantavirus è cruciale per migliorare le possibilità di recupero e ridurre il rischio di mortalità.