“Cos’è successo” Alessandro Coatti ucciso e smembrato in Colombia: la svolta nelle indagini
Un biologo italiano, Alessandro Coatti, è stato ucciso e smembrato in Colombia dopo essere stato adescato su Grindr da un falso profilo, sospettati quattro malviventi.
Un tragico episodio ha scosso la comunità colombiana e italiana quando il biologo Alessandro Coatti, di 39 anni, è stato trovato morto in circostanze orribili. La polizia colombiana ha ricostruito i dettagli di questo omicidio avvenuto a Santa Marta, dove il corpo di Coatti è stato scoperto smembrato. Secondo le indagini, il suo incontro con i responsabili è avvenuto tramite un falso profilo sull’app di incontri Grindr. Le autorità hanno identificato quattro sospetti legati al caso, portando alla luce una serie di eventi inquietanti che hanno preceduto la sua morte.

Il contesto dell’omicidio di Alessandro Coatti
Alessandro Coatti si trovava in Colombia per un breve soggiorno, con l’intenzione di trasferirsi in futuro. Utilizzando Grindr, un’app di incontri molto popolare nella comunità LGBTQ+, il biologo è stato adescato da un profilo falso. Invece di incontrare una persona, ha trovato un gruppo di individui malintenzionati, pronti a sfruttarlo. Secondo la polizia, l’omicidio è avvenuto nel contesto di una rapina che è sfociata in un tragico epilogo. Le indagini iniziali suggeriscono che Coatti possa essere stato ucciso mentre cercava di difendersi dai rapinatori, che lo hanno poi derubato e smembrato per occultare le prove del crimine.
Il caso di Coatti non è isolato. Le autorità colombiane hanno segnalato l’esistenza di gruppi di criminali che operano in modo simile, approfittando della vulnerabilità delle vittime. La situazione è esacerbata dall’uso di sostanze come la scopolamina, che consente ai criminali di manipolare e controllare le loro vittime, costringendole a compiere atti contro la loro volontà, come prelevare denaro o cedere beni di valore. L’ambasciatore italiano a Bogotà, Giancarlo Maria Curcio, ha confermato che queste bande sono attive nel paese da tempo e che il loro modus operandi è ben noto alle forze dell’ordine.
Le indagini e le reazioni della comunità
Le indagini sull’omicidio di Alessandro Coatti sono ancora in corso, con la polizia che ha già identificato quattro sospetti, ora ricercati dalle autorità. Il capo della polizia, Carlos Triana, ha reso noto che gli investigatori stanno esaminando diversi elementi per comprendere meglio le dinamiche del crimine e le motivazioni dietro di esso. La collaborazione con le autorità italiane è fondamentale per garantire che i responsabili siano perseguiti e portati davanti alla giustizia.
La notizia dell’omicidio ha suscitato grande indignazione e preoccupazione all’interno della comunità LGBTQ+ e oltre. Molti si sono uniti in segno di solidarietà, chiedendo maggiore sicurezza e protezione per coloro che, come Coatti, si trovano in situazioni vulnerabili. Le organizzazioni locali che si occupano dei diritti LGBTQ+ stanno lavorando per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo ai pericoli connessi all’uso di app di incontri e alla necessità di misure di sicurezza più rigorose.
Inoltre, la comunità italiana in Colombia sta seguendo attentamente l’evoluzione del caso, con l’auspicio che giustizia venga fatta per Alessandro Coatti. La sua tragica fine ha messo in luce non solo i rischi legati alla criminalità, ma anche la necessità di un dialogo aperto sulla sicurezza delle persone LGBTQ+ in contesti vulnerabili.