“Così ho ucciso Giulia”, la confessione di Alessandro Impagnatiello
Ha mentito anche sul suo interrogatorio? Alessandro Impagnatiello continua a depistare? Questo è quello che pensano gli inquirenti
Dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello è stato arrestato ed interrogato dalle forze dell’ordine.
Davanti alle tracce trovate in casa e in auto, messo alle strette dagli agenti, Alessandro Impagnatiello è crollato ed ha confessato il delitto della sua compagna incinta di 7 mesi. Aveva provato a depistare tutti, a far credere che Giulia Tramontano fosse scomparsa dopo aver scoperto della sua relazione con una collega, che proseguiva da un anno. Bugie presto smascherate.
Lunghe ore di interrogatorio, durante le quali il barman 30enne ha raccontato delle due relazioni e di come ha messo fine alla vita della donna che portava in grembo suo figlio.
Ci siamo conosciuti durante il periodo del Covid nel 2020. Nel 2021 siamo andati a vivere insieme. Nell’estate del 2022 ho conosciuto la ragazza italo-inglese di 23 anni. Non aveva molte amicizie qui in Italia e questa sua fragilità mi ha fatto avvicinare a lei nonostante entrambi fossimo fidanzati.
Per un anno l’accusato è riuscito a manipolare entrambe, finché non hanno scoperto tutto e si sono incontrate per parlare. Il delitto è accaduto proprio dopo quell’incontro, quando Giulia è tornata a casa per affrontare Alessandro:
Affronta la conversazione con me con toni normali, rassegnata. È durata poco e in casa si era creato il gelo tra me e lei.
Un racconto che però non ha trovato riscontri nella chat tra i due visionata dagli investigatori. Giulia era molto arrabbiata.
Mi contestava vari episodi che aveva appreso. Io ero in sala e lei in cucina a preparare la cena. Mi diceva che la vita per lei era diventata pesante e non riusciva più a vivere. Ha iniziato a procurarsi tagli sulle braccia. Mi sono alzato dal divano e mi sono avvicinato a lei. Si era già inferta tagli all’altezza del collo. Per non farla soffrire, le ho dato anche io tre o quattro colpi all’altezza del collo.
Una versione con la quale ha forse voluto far credere di averlo fatto perché sarebbe morta comunque, ma che non ha convinto nessuno. Dalle indagini è emerso che, al contrario, Alessandro aveva premeditato tutto. Prima del delitto aveva cercato su Internet informazioni su come togliere la vita a qualcuno, come cancellare le macchie e come disfarsi di un corpo.