Costantino Vitagliano e la patologia autoimmune: voleva scappare dall’ospedale dopo la diagnosi
Parla Costantino Vitagliano sulla malattia autoimmune che gli hanno diagnosticato, costringendolo a stare per settimana in ospedale. Un ospedale dal quale avrebbe voluto scappare
Dopo la diagnosi, voleva scappare dall’ospedale dove si trovava ricoverato Costantino Vitagliano, per quella patologia autoimmune che gli ha sconvolto la vita. Per settimane ha dovuto rimanere in un letto del reparto dove i medici lo hanno curato, lontano dai suoi affetti più cari. La diagnosi gli ha cambiato per sempre l’esistenza, come ha raccontato in un’intervista l’ex tronista di Uomini e Donne.
In occasione di un’intervista rilasciata a Verissimo, andata in onda domenica 21 gennaio, l’ex tronista ha raccontato per la prima volta in tv cosa gli è successo. Ha dovuto rimanere in ospedale per più di un mese: “Mi sono trovato in un’altra vita. Sono un autoimmune”, queste le sue parole a Silvia Toffanin.
Non sto tanto bene, è stato un periodaccio. Mi è cambiata la vita dalla sera alla mattina. Mi sono rotto un tendine giocando con mia figlia sul divano e avevo una stecca al dito da 6 settimane. Sono andato in pronto soccorso per toglierla e ho fatto anche una ecografia visto che avevo un dolore allo sterno. Dall’eco è venuto fuori una macchia sull’aorta ombelicale.
Dopo l’ecografia allo sterno, per un dolore che sentiva, i medici lo hanno ricoverato d’urgenza in ospedale, senza dargli una spiegazione. Gli hanno fatto capire, però, che non poteva andare in giro nelle sue condizioni.
Lo hanno ricoverato nel reparto di chirurgia tumorale, prima di avere una diagnosi definitiva. Dopo 29 giorni, infatti, i medici hanno scoperto cosa aveva. Gli hanno messo uno stent. Ha perso 12 chili in 10 giorni. Pensava di morire, ma è stato fortunato, perché non era una neoplasia.
Costantino Vitagliano, la patologia autoimmune che gli ha cambiato la vita
I medici hanno scoperto che ha una patologia autoimmune. Dovrà sottoporsi a controlli continui. E stare a riposo. I dottori, però, sono ottimisti sulla cura che ha appena iniziato, anche per tenere sotto controllo il dolore.
Sono un autoimmune. Ho questa massa che mi fa stare in pericolo quotidianamente. Sono sotto pasticche, cortisone, e sono agitato perché non so mai cosa può capitare da un momento all’altro. Si è spento l’interruttore e mi sono ritrovato in un’altra vita.