Cristina D’Avena: “So di essere il sogno erotico di molti uomini”
Cristina D'Avena intervistata dal settimanale Chi. Ecco cos'ha raccontato al settimanale di Alfonso Signorini.
“So di essere un sogno erotico di molti uomini, perché me lo hanno anche scritto”. Parola di Cristina D’Avena, la cantante delle sigle dei cartoni animati che hanno accompagnato l’infanzia dei bambini degli anni 80, oggi uomini magari sposati e con figli.
L’artista 54enne bolognese, in effetti, è per molti un vero e proprio sex symbol e ha raccontato che non rimarrebbe affatto stupida se un uomo le chiedesse di vestirsi da Licia, il personaggio interpretato in televisione tra il 1986 e il 1988 e ispirato ai personaggi dell’anime creato da Kaoru Tada: “Potrebbe capitare, visti certi commenti alle mie foto su Instagram, non so se me la sentirei”, ha svelato Cristina in un’intervista rilasciata al settimanale Chi.
Cristina D’Avena, che ha all’attivo ben 288 album pubblicati, ha raccontato al magazine diretto da Alfonso Signorini che non le dispiacciono le attenzioni ricevute dai fan maschi: “Ci sorrido e mi lusinga essere così desiderata, perché, essendo estremamente femmina, è normale che mi faccia piacere che un uomo mi possa desiderare. Anche se, leggendo certi commenti, mi dico: ”Ammazza, e pensare che canto i Puffi!'”.
Cristina D’Avena su Instagram ha un seguito di oltre 190mila follower e, nell’agosto scorso, ha sconvolto positivamente con due scatti estivi dove ha mostrato tutta la sua bellezza: “Se è per questo, dopo quella foto i miei fan al concerti urlano ‘escile!’, lo scrivono sui cartelli ed è diventato un hashtag. Ho fatto quella foto perché, essendo femmina, mi piace anche fare scatti con pose più appariscenti, ma se pensa a quello che si vede sui social… Nella mia si vede appena un pezzo di pelle. Le pubblico per i miei fan, che magari vogliono sapere come sono nel quotidiano, quando vado al mare”.
Cristina D’Avena ci tiene a sottolineare che non è mai ricorsa alla chirurgia plastica: “Quella è tutta roba mia, merito della mia mamma, non mi ha fatto alta un metro e ottanta però il mio volume ce l’ho e guai a chi si azzarda a dire che è rifatto!”.