Crollo palazzina a Saviano, si cerca ancora un disperso, cosa è emerso riguardo le possibile cause della tragedia
Nel crollo della palazzina avvenuto questa mattina a Saviano hanno perso la vita la mamma e due bambini. "Sembrava il botto di uno jet". Si ipotizza fuga di gas
La tragedia che domenica 22 settembre ha travolto e sconvolto il comune di Saviano, nel Napoletano, acquisisce risvolti sempre più drammatici col passare delle ore. Una palazzina di due piani è improvvisamente crollata accompagnata da un tremendo boato a causa, si ipotizza, di una fuga di gas.
Un’immagine, quella consegnata dai droni che sorvolano l’intera zona, di devastazione assoluta.
Esplosione a Saviano: l’ipotesi più probabile è la fuga di gas
Una tragica deflagrazione e poi, il nulla. Sono bastati solo pochi istanti per decretare la terribile fine di un’intera famiglia che si è vista portare via, nel peggiore dei modi, alcuni dei suoi amati componenti. Una mamma e due bambini, di 4 e 6 anni.
È questo, per il momento, l’attuale bilancio del disastro. All’appello manca ancora la nonna di 80 anni. Ad essere estratti vivi dalle macerie il figlio più piccolo, di appena 2 anni e il padre, Antonio Zotto, che versa in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli.
L’esplosione si è verificata in via Tappia, al civico 5. Si tratta di una zona nell’immediata periferia del centro storico, nella contrada Masseria Carlona. Una palazzina interamente abitata dalla famiglia Zotto: papà Antonio, di 40 anni, mamma Vincenza Spadafora, 41, con i figli Gennaro di 2, Autilia Pia di 4 e Giuseppe di 6. Al primo piano la mamma di lui, Autilia.
La procura di Nola ha disposto tutti i dovuti accertamenti per appurare l’esatta dinamica del tragico incidente. L’ipotesi più avvalorata è quella di una possibile fuga di gas.
Saviano: un paese sotto choc
All’inizio il sindaco Vincenzo Simonelli ha pensato si trattasse dei fuochi di una festa patronale: “Poi mi ha telefonato il maresciallo dei carabinieri e mi ha detto che, purtroppo, non era così”.
Un altro testimone, giunto sul posto poco dopo il crollo, ha riferito: “Sembrava il botto di un aereo supersonico. Che era un crollo l’abbiamo capito quando si è levata un’enorme nube di polvere”.
La violenza della deflagrazione ha causato danni anche a due abitazioni limitrofe, costringendo lo sgombero di due famiglie. Sul luogo sono tempestivamente giunti i carabinieri della stazione di Saviano. Un brigadiere ha varcato per primo la soglia di casa, ha lanciato l’allarme ed ha immediatamente iniziato a scavare con le mani fra le macerie. Subito dopo vigili del fuoco, soccorritori e volontari hanno dato il via alle disperate ricerche dei dispersi.
Si scava con la forza della disperazione, anche a mani nude
I primi ad essere estratti dalle macerie, fortunatamente vivi, sono stati papà Antonio e il piccolo Gennaro. L’uomo, che versa in gravi condizioni, è stato trasportato al Cardarelli di Napoli mentre il piccolo al Santobono, da cui giungono notizie confortanti. Avrebbe infatti riportato solo la frattura di un femore e non corre pericolo di vita.
Purtroppo, dopo di loro, ad essere estratti dalle macerie privi di vita è toccato ai due figlioletti più grandi, Autilia Pia e Giuseppe. Dopo diverse ore, grazie anche all’utilizzo di squadre specializzate e apparecchiature sofisticate, è stato individuato il corpo di una delle due donne che ancora mancavano all’appello. All’inizio si pensava di trattasse della nonna Autilia, ma poi alcuni familiari l’hanno identificata come quello di Vincenza, la mamma dei tre bambini. La nonna risulta al momento ancora dispersa.
L’intera comunità di Saviano si è stretta unanime intorno a questa famiglia, amata e benvoluta da tutti. Scosso il sindaco Simonelli, da ore presente sul posto e contattato via telefonica anche dalla premier Meloni che si trova attualmente negli Usa e che ha chiesto di essere aggiornata costantemente sulla situazione.