Dalla crisi alla morte in un mese: Riccardo sarebbe diventato papà tra pochi mesi
Il 16 febbraio la crisi epilettica e la scoperta di avere un tumore al cervello: 30 giorni dopo Riccardo Val è morto
Aveva solo 36 anni Riccardo Val, un uomo di Padova che ha perso la vita lunedì e che fino a qualche settimana fa conduceva una vita regolarissima. Lo scorso 16 febbraio una crisi epilettica, i controlli in ospedale e la tragica diagnosi: un tumore al cervello al quarto stadio. La situazione, seppur grave, non aveva comunque fatto pensare ad un triste epilogo così imminente. A raccontare la sua storia è stato il fratello Matteo.
Padova è affrante per quanto accaduto ad un uomo molto giovane del posto, molto conosciuto e stimato da tutti, il 36enne Riccardo Val. La sua è stata una vita breve, condotta sempre regolarmente e senza mai un problema di salute. Poi, come racconta suo fratello Matteo a diversi quotidiani, è arrivata la prima crisi epilettica, quella del 16 febbraio scorso.
Sottoposto a tutti gli esami del caso in ospedale, Riccardo e la sua famiglia si sono trovati davanti ad una triste realtà: un tumore al cervello al quarto stadio.
Il 36enne, come racconta Matteo, si è sottoposto subito ad un intervento che era perfettamente riuscito. Tutti sapevano fin dall’inizio che la malattia non era guaribile, ma le settimane successive all’operazione avevano fatto ben sperare tutti. Matteo Val ha detto:
Per due-tre settimane, una volta rientrato a casa dopo le dimissioni, non ha avuto particolari problemi. (…) Avevamo fissato le varie cure tra cui la radioterapia, che avrebbe dovuto iniziare lo scorso lunedì.
Sabato però la situazione è precipitata. Riccardo ha iniziato a stare male e sua moglie, che mai lo ha lasciato solo, è stata costretta a chiamare i soccorsi. Durante il tragitto in ambulanza verso l’ospedale ha perso conoscenza, per non riprenderla mai più. Lunedì è stato dichiarato il decesso.
La drammaticità della morte del giovane uomo aumenta se si pensa che aveva da poco scoperto che ben presto sarebbe diventato padre per la prima volta. Il suo bimbo, che nascerà nell’autunno prossimo, non conoscerà mai il suo papà.
Commovente lo striscione che gli ha dedicato la curva del suo Padova. Così come toccante lo è stata la decisione presa dalla sua famiglia, che ha acconsentito all’espianto e alla donazione del cuore e del fegato di Riccardo.
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