Daniela Mazzacane, giornalista e conduttrice, si è spenta a soli 59 anni
Dopo una malattia si è spenta per sempre Daniela Mazzacane, storico volto di Telenorba, emittente pugliese: aveva solo 59 anni
Un lutto molto grave ha colpito il mondo del giornalismo e della televisione. In particolare quello locale della Puglia. Daniela Mazzacane, volto di Tele Norba, conduttrice e giornalista, si è spenta a soli 59 anni per una grave malattia che non le ha lasciato scampo. Lascia due figlie giovani.
Il suo volto e la sua voce erano diventati famosi anche al di fuori dei confini pugliesi. Una carriera intera dedicata a Telenorba, l’emittente televisiva nata nella provincia di Bari nel 1976.
Inizialmente è stata conduttrice del Tg Norba delle 7:30 insieme al direttore Vincenzo Magistà. Poi aveva ideato, coordinato e condotto il Tg Prima, occupandosi di costume e spettacolo, le sue passioni più grandi. Più recentemente, invece, aveva guidato il programma Pomeriggio Norba.
Come detto, la sua bellezza, il suo essere sempre solare, sorridente, ottimista e brillante le avevano permesso di riscuotere successo anche fuori dalla Puglia. Tanto che tempo fa venne invitata su Rai 1 da Gigi Marzullo che la intervistò chiedendole di raccontare la sua storia.
Purtroppo la vita non è stata clemente con Daniela e tempo fa ha scoperto di essere affetta da una malattia. Male che, purtroppo, alla fine l’ha sconfitta.
Si è spenta ieri all’età di soli 59 anni, il suo amato marito Ciccio e le due adorate figlie, Donatella e Francesca, di cui andava molto orgogliosa.
Il dolore per la morte di Daniela Mazzacane
Chi vorrà potrà dare un ultimo saluto alla giornalista mercoledì, alle 10:00 del mattino, nella chiesa di San Ferdinando di Bari.
Incalcolabile il dolore di tutti coloro che le volevano bene e che avevano avuto il piacere di condividere con lei un pezzo di strada, di vita privata o sul luogo di lavoro.
Maurizio Angelillo ad esempio, direttore di Norba Notizie, su Daniela ha scritto:
Daniela era l’amica di tutti, difficile litigare con lei. Le dissi che volevo scrivere un libro su di lei: la sua popolarità era per me un fenomeno fuori dal normale che andava raccontata. Iniziammo a lavorare, poi vicissitudini varie ci fecero lasciare il lavoro a metà. Peccato. L’ultimo capitolo, Daniela, di un libro che non c’è, l’hai scritto tu. Ci mancherai.