Daniela Rosati e il racconto delle violenze subite quando aveva 22 anni
"Mi ha dato un calcio nella pancia. Sono svenuta e poi ho scoperto che avevo perso il mio bambino", il racconto di Daniela Rosati
Nello studio di Barbara D’Urso, l’ex conduttrice e giornalista italiana Daniela Rosati, si è aperta riguardo un brutto periodo della sua vita, raccontando le violenze subite quando aveva soltanto 22 anni. Per la prima volta, Daniela ha rivelato dettagli che nessuno conosceva, nemmeno la sua famiglia. Dettagli che non ha mai voluto denunciare e con i quali ha imparato a convivere, perdonando quell’uomo.
Ricordata per la sua conduzione dei programmi Naturalmente bella e Medicine a confronto, la Rosati ha lasciato la sua carriera nel mondo televisivo nel 2005 e da quel momento ha deciso di dedicarsi ad un percorso religioso. Oggi è diventata una suora laica e vive a Stoccolma.
Se non avessi perdonato quell’uomo sarei morta.
Ero incinta, lui voleva uscire in barca ma io no perché avevo le nausee. Non so se lui quel giorno avesse bevuto, lo faceva di nascosto. L’ho pregato di farmi stare a casa ed è come impazzito. Mi ha spinto a terra e mi ha dato un calcio alla pancia. Io sono svenuta e quando mi sono svegliata ho visto il sangue. Avevo perso mio figlio. Lui se n’era andato in barca.
Daniela ha raccontato che quella non è stata l’unica volta. In altre occasioni l’aveva picchiata. Come quando, in un bagno di un bar, l’aveva presa a pugni e le aveva rotto un dito.
Un’altra volta si è ritrovata con un labbro spaccato e costretta ad andare in ospedale, dove due medici l’hanno soccorsa. Uno di loro ha provato a convincerla a denunciare, ma la conduttrice decise di non dare la colpa al suo compagno e disse di essere caduta. Una scelta che fece per amore dei figli dell’uomo. Non voleva che scoprissero questo lato di lui.
Daniela Rosati e il perdono
Negli anni, Daniela ha imparato il significato della parola perdono e quando l’uomo è uscito dal suo tunnel di dipendenza da alcol, è riuscita perfino ad instaurare con lui un bel rapporto.
È uscito da questo problema dell’alcol, io lo vedo… abbiamo un rapporto di amicizia e quando è scoppiato il Covid, lui è stato l’unico che si è preoccupato per me.
Lo stesso rapporto che ha mantenuto negli anni con uno dei figli dell’uomo, che ha vissuto con lei per diversi anni e che oggi è diventato un bravissimo papà:
La figlia mi chiama nonna.