Dario Parisini, attore e musicista italiano, morto a soli 56 anni
Aveva recitato in diversi film di Pupi Avati e portato in tutta Italia la sua amata musica: lutto per la morte di Dario Parisini
Il mondo della musica italiana, ma anche quello del cinema, lo scorso 9 giugno hanno appreso con enorme tristezza la notizia della morte di Dario Parisini. L’ex attore e musicista da una vita si è dovuto arrendere ad una terribile malattia con la quale ha lottato a lungo con tutte le sue forze, ma alla quale alla fine si è dovuto arrendere. Aveva solo 56 anni.
Nato a Bologna il primo dicembre del 1966, Dario Parisini è stato un attore, musicista e chitarrista italiano.
Ha esordito nel mondo attoriale nel 1984, quando recitò nel film semifantasy “Noi Tre“, diretto dal grande Pupi Avati, interpretando il giovanissimo Conte Giuseppe Pallavicino, amico dell’allora quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart.
Venne diretto da Pupi Avati anche in altri due film, entrambi del 1985. Questi erano “Impiegati” e “Festa di Laurea“.
Nel 1986 fu coprotagonista nel film “Una domenica sì” per la regia di Cesare Bastelli. Nel 1987 interpretò il ruolo di Antonio nel film “Il grande Blek” di Giuseppe Piccioni e nel 1988 quello di un chitarrista del ‘600 nel film “La sposa di San Paolo” diretto da Gabriella Rosaleva. Infine, interpretò la parte di un giovane killer nella fiction “La piovra 6 – L’ultimo segreto” nel 1992.
Da allora ha lasciato il suo posto davanti alla cinepresa ed ha preso quello sul palco, dedicandosi completamente al suo amore più grande: la musica.
Nel 1987 ha fondato la band chiamata Disciplinatha, con la quale è restato per 10 anni conquistando un grande successo a Bologna ma anche nel resto d’Italia.
Successivamente ha fondato e militato in altre band, prima di riunirsi con i vecchi compagni dei Disciplinatha nel 2017.
Cordoglio per la morte di Dario Parisini
La morte del musicista e attore Dario Parisini ha causato profonda tristezza a tutti coloro che avevano avuto l’orgoglio di conoscerlo. Decine i messaggi di cordoglio apparsi sul web negli ultimi giorni.
Uno dei più toccanti è stato quello scritto da Cristiano Santini, suo grande amico e fondatore insieme a lui dei Disciplinatha.
Questo è un comunicato che non avrei mai e poi mai voluto scrivere. Dario, l’amico di una vita, il compagno di 30 e passa anni di avventura musicale, una delle persone più brillanti, eccentriche, geniali, uno dei chitarristi più originali, unico nel suo stile, un artista, un pilastro della mia esistenza… Dario ieri se ne è andato… non c’è più. Un male tremendo, implacabile, se l’è portato via. Nulla sarà mai più come prima… nulla