Davide Fontana si scusa in aula: “Soffro ogni giorno”

Si è scusato davanti a tutti per quello che ha fatto a Carol Maltesi: la procura chiede l'ergastolo con isolamento diurno

Davide Fontana è stato ascoltato in aula e davanti a tutti i presenti si è scusato per aver messo fine alla vita di Carol Maltesi, una giovane mamma di cui si era invaghito e dalla quale era completamente ossessionato.

perizia su Davide Fontana

Posso anche sembrare freddo e distaccato, ma sto soffrendo. Soffro ogni giorno. Chiedo scusa a tutte le persone alle quali ho provocato dolore. Ai parenti di Carol. In particolare a suo figlio.

Una settimana fa, la Procura ha chiesto come pena per Davide Fontana, l’ergastolo con isolamento diurno per due anni. L’accusa è quella di delitto con aggravanti di minorata difesa, crudeltà e premeditazione.

perizia su Davide Fontana

Lunedì è stato il turno alla difesa, che ha chiesto l’esclusione di tutte le aggravanti contestate dall’accusa, tranne quella di minorata difesa. Il legale ha richiesto l’applicazione del minimo della pena, richiedendo le attenuanti di buona condotta processuale e della sua pronta confessione davanti agli agenti.

Davide Fontana si è presentato in caserma ed ha raccontato, in modo lucido, nero su bianco, il delitto di Carol Maltesi.

perizia su Davide Fontana

L’aveva conosciuta nel mondo del’hard, si era invaghito di lei e quando ha capito che voleva tornare nella sua città, per stare vicino al suo bambino, affidato all’ex compagno, in lui è scattato qualcosa. Non poteva perderla e così ha messo fine alla sua vita nel più brutale dei modi.

Ha fatto a pezzi il suo corpo, lo ha nascosto per giorni in un piccolo congelatore acquistato online. Ha usato le sue carte di credito e risposto ai suoi messaggi, per far credere a tutti che stesse bene. Alla fine, ha gettato i suoi resti in un dirupo a Borno, chiusi in dei sacchi neri, credendo forse che nessuno li avrebbe mai trovati.

Un passante, tuttavia, ha trovato quei sacchi e, dopo aver guardato il contenuto, ha subito lanciato l’allarme.