Davide Rebellin: le parole del camionista che lo ha travolto
Il camionista che ha travolto e ucciso Davide Rebellin si è consegnato alla Giustizia Italiana: cosa ha dichiarato al gip
Si è consegnato alle autorità italiane Wolfgang Rieke, il camionista di 62 anni tedesco che lo scorso 30 novembre, sulle strade di Montebello Vicentino, aveva travolto e ucciso l’ex campione del ciclismo Davide Rebellin. L’uomo, nell’interrogatorio del gip, ha ribadito di non essersi accorto del ciclista e si è detto molto dispiaciuto per quanto successo.
Sono passati nove mesi dalla scomparsa improvvisa di Davide Rebellin, ex campione e leggenda del ciclismo italiano e mondiale.
Il 30 novembre 2022 Davide era uscito sulle strade vicino casa per la sua solita sessione di allenamento, e mentre transitava a Montebello Vicentino un camion lo ha travolto e ucciso sul colpo.
Alla guida di quel mezzo c’era un camionista di 62 anni tedesco, Wolfgang Rieke, che dopo l’impatto si è subito allontanato facendo perdere le sue tracce.
Dalle telecamere di video sorveglianza si è visto il camionista, che si era inizialmente fermato, dopo aver capito quanto fosse successo risaliva a bordo e andava via.
Le autorità italiane hanno lavorato a lungo, con il supporto di quelle tedesche, per arrivare ad una verità e ad una condanna per il responsabile della morte di Rebellin.
Inizialmente Rieke non era stato posto in stato di arresto, poiché in Germania non è vigente il reato di omicidio stradale.
Le parole del camionista che ha travolto Davide Rebellin
Dopo mesi, a giugno, è arrivata una svolta. Sul camion, sequestrato dalle autorità tedesche, sono stati rinvenuti i chiari segni dell’incidente e dei tentativi di cancellare le tracce.
Venerdì scorso Wolfgang Rieke si è consegnato alle autorità italiane e nella mattinata di ieri è stato sottoposto ad un formale interrogatorio dal gip Nicolò Gianesini.
L’interrogatorio è durato circa due ore e il camionista ha risposto a tutte le domande, ribadendo in sostanza ciò che già aveva dichiarato.
Il 62enne ha ribadito il fatto di non essersi accorto minimamente del ciclista e che è profondamente dispiaciuto per quello che è successo.
Attualmente Rieke è detenuto nel carcere di Vicenza e accusato dei reati di omicidio stradale e omissione di soccorso.
Il suo legale, l’avvocato Andrea Nardin, ha chiesto per il suo assistito una misura detentiva alternativa al carcere da scontare in Germania, oppure da scontare a Vicenza con il braccialetto elettronico.
Seguiranno aggiornamenti.