Delitto Carol Maltesi, il piano di Davide Fontana: si è finto un cliente
Prima di uccidere Carol Maltesi, Davide Fontana si è finto un cliente e le ha chiesto un video personalizzato e il codice del telefono
Emersi nuovi e sconcertanti dettagli sul delitto di Carol Maltesi, la giovane mamma che ha perso la vita per mano dell’amico Davide Fontana. Un uomo che si era totalmente invaghito di lei e che non ha accettato il suo desiderio di trasferirsi vicino al suo bambino, nato dalla relazione con il suo ex compagno.
Carol Maltesi usava il nome d’arte Charlotte Angie, per i filmini a luci rosse che girava proprio insieme all’uomo per OnlyFans. Durante le indagini, è emerso che prima di compiere il delitto, Davide Fontana ha escogitato un piano dettagliato. Ha creato un falso account e si è finto un cliente di Carol. Le ha chiesto, dietro pagamento, un video personalizzato.
La donna avrebbe dovuto farsi legare mani e piedi e farsi imbavagliare. E, per una sua perversa fantasia, voleva anche il codice di sblocco del suo cellulare. Carol ha chiesto proprio a Fontana l’aiuto per girare il filmino hard, senza immaginare che fosse un piano perfetto escogitato da una persona di cui si fidava.
Legata e imbavagliata, è stato così più facile mettere fine per sempre alla sua vita. Davide Fontana si è accanito sulla donna di cui era innamorato con un martello. Durante l’udienza ha confessato:
L’ho colpita più volte alla testa con il martello, mi sembrava morta ma poi ho visto un movimento della gamba, quindi sono sceso a prendere un coltello, modello giapponese e le ho tagliato la gola per mettere fine alla sua sofferenza. Ho iniziato a sezionare il corpo qualche giorno dopo, il 13 o il 14 gennaio, dopo aver acquistato un seghetto al Bricoman. Ho anche cercato di bruciare il corpo, ma non ci sono riuscito. L’ho tenuto nascosto in un freezer per due mesi. Non ce la facevo più a sostenere quella situazione, volevo andare dai Carabinieri e poi suicidarmi.
Davide Fontana si dice pentito in aula, farebbe qualsiasi cosa per tornare indietro, vuole riabilitarsi e rimediare a ciò che ha fatto.
Ma a cosa gli serviva il codice di sblocco del cellulare di Carol Maltesi? L’uomo, nei mesi successi al delitto, ha usato le carte di credito della giovane mamma e ha risposto ai suoi messaggi, facendo credere a tutti che fosse ancora in vita. Poi, ha abbandonato i suoi resti in un dirupo a Borno, chiusi in dei sacchi neri. È stato un passante a fare la triste e sconvolgente scoperta.