Delitto di Avetrana, l’avvocato Franco Coppi: “Ho la certezza assoluta della loro innocenza”
Delitto di Avetrana, a distanza di 9 anni Franco Coppi, l'avvocato delle due donne, afferma: "Ho la certezza assoluta della loro innocenza"
Delitto di Avetrana, l’avvocato Franco Coppi, il legale di Sabrina Misseri e di sua madre, Cosima Serrano torna a parlare della morte di Sarah Scazzi, riferendosi alle sue assistite: “Ho la certezza assoluta della loro innocenza”. Il difensore delle due donne di Avetrana, entrambe in carcere, condannate all’ergastolo, ha rilasciato un’intervista in cui descrive la situazione attuale e i suoi progetti.
Franco Coppi, l’avvocato difensore di Sabrina Misseri e della madre Cosima Serrano, ha concesso un’intervista al Il Foglio in cui ha parlato della sentenza per il delitto di Avetrana e delle sue convinzioni. Le due donne stanno scontando l’ergastolo in prigione per la morte di Sarah Scazzi ma si continuano a professare innocenti. Dall’altra parte c’è il padre, Michele Misseri, che continua ad addossarsi la colpa.
“Ho la certezza assoluta della loro innocenza, sarei pronto a giocarmi qualunque cosa. Non essere riuscito a dimostrarlo ha rovinato la mia vita di avvocato. Noi difensori non possiamo pretendere di vincere tutti i processi, non deteniamo il monopolio della verità e certe vicende si prestano a molteplici letture, d’accordo, ma nel caso di Sabrina Misseri no”.
Poi l’avvocato continua:
“Le prove della sua innocenza e della colpevolezza del padre reo confesso erano talmente schiaccianti che non riesco a capacitarmi di questo fallimento, il ricorso per Cassazione mi ha procurato una delusione insanabile. Questa ragazza sta in carcere da dieci anni: per me è un tormento”.
Per adesso, l’avvocato si è rivolto alla Corte di Strasburgo che ha comunicato che il caso sarebbe ammissibile.
“Attendiamo di conoscere l’esito, i tempi non sono brevi. Poi non ci resterà che sperare nella revisione del processo”.
Poi l’avvocato Franco Coppi ritorna sull’argomento ergastolo:
“Non mi stancherò mai di ripetere che la sua è una pena ingiusta, mostruosa. Sapere di non essere riuscito a dimostrare la sua innocenza non mi fa dormire la notte”.
Alla domanda del giornalista che gli faceva notare che stava criticando una sentenza definitiva, l’avvocato ha risposto così:
“E perché no? Chi lo dice che non si debba fare? Se la ritengo non giusta posso criticarla eccome! Quella condanna mi ha segnato così profondamente che ho pensato davvero di abbandonare la professione”.
Ma poi confessa di aver cambiato idea grazie proprio alla sua assistita, Sabrina Misseri:
“Io spero ancora di esserle utile. Nel frattempo ci scriviamo. Lei sa del mio amore per gli animali e assieme alle lettere mi manda disegni di animali bellissimi che fa con le sue mani”.