Delitto di Rossella Nappini: interrogato dal gip Adil Harrati
Scena muta davanti al gip di Adil Harrati: il sospettato del femminicidio di Rossella Nappini si è avvalso della facoltà di non rispondere
Si è tenuto nella mattinata di oggi, presso il carcere romano di Regina Coeli, l’interrogatorio di garanzia nei confronti di Adil Harrati, colui che è accusato di aver tolto la vita a Rossella Nappini. Il 45enne marocchino si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice, tuttavia, ha convalidato l’arresto e confermato le accuse di omicidio volontario e aggravato dalla premeditazione.
Si aggiunge un altro tassello in quello che sarà il processo per il delitto cruento di Rossella Nappini, l’infermiera di 52 anni del San Filippo Neri di Roma, che nel pomeriggio dello scorso lunedì è stata uccisa a coltellate nell’androne del suo condominio di via Allievo.
Un evento che ha scosso profondamente tutto il quartiere Trionfale Primavalle, a pochissimi chilometri dal luogo in cui solo poche settimane fa se ne era già consumato un altro di femminicidio, quello della 17enne Michelle Causo.
A colpire la donna con oltre 20 coltellate, tutte inferte all’addome e molte delle quali in punti fatali, sarebbe stato Adil Harrati, un operaio marocchino di 45 anni.
L’uomo in passato aveva svolto dei lavori in casa di Rossella e aveva avuto con lei anche una breve relazione, poi terminata per volere della stessa infermiera.
Convalidato l’arresto al killer di Rossella Nappini
Stando a quanto emerso fino ad ora, Harrati non aveva mai accettato la decisione di Rossella di chiudere la loro relazione. Tanto che da allora aveva iniziato a perseguitarla.
Lunedì si è recato a casa della sua vittima e l’ha aspettata fino alle 17:00 circa, quando lei ha fatto rientro.
I due si sarebbero incontrati nell’androne del palazzo e lì, dopo una breve lite, Harrati avrebbe estratto il coltello e l’avrebbe colpita ripetutamente fino a lasciarla esanime a terra.
Grazie alle testimonianze, alle registrazioni delle telecamere di video sorveglianza della zona e ai registri delle celle telefoniche della zona, è stato possibile per gli inquirenti accertare la presenza del sospettato sul luogo del delitto nelle ore in cui lo stesso delitto è stato compiuto.
Per questi motivi, il gip questa mattina ha convalidato l’arresto per Adil Herrati al termine del consueto interrogatorio di garanzia. Il soggetto si è avvalso della facoltà di non rispondere.