Delitto Mattia Caruso: Valentina Boscaro condannata a 24 anni di reclusione

Non è stata accolta la richiesta dell'ergastolo per il delitto di Mattia Caruso: la fidanzata è stata condannata a 24 anni

Arrivata la condanna per Valentina Boscaro, la 31enne che il 25 settembre 2022 ha messo fine alla vita del fidanzato Mattia Caruso con una coltellata al cuore. Il pm aveva chiesto l’ergastolo, poiché l’imputata per l’accusa non si sarebbe mai mostrata pentita. Ma la richiesta non è stata accolta.

fidanzata Mattia Caruso

Valentina Boscaro è stata condannata a 24 anni di reclusione per le accuse di delitto e diffamazione. Una sentenza che ha deluso la famiglia di Mattia Caruso, che fuori dall’aula ha rilasciato le proprie dichiarazioni a Il Gazzettino.

La pena non è giusta, lei ha preso in giro tutti come solo satana può fare. Non è una donna, è satana. Per me questa causa l’ha vinta lei. A me dispiace per la madre e il padre, noi abbiamo cuore e non siamo come loro. Loro non hanno cuore, non sono venuti da noi. Non sono in collera, mio figlio tanto non ritorna.

omicidio Mattia Caruso

Il delitto di Mattia Caruso

Valentina Boscaro ha messo fine alla vita di Mattia Caruso mentre lui era alla guida dell’auto. Ha usato il coltello di proprietà dello stesso ragazzo, una coltellata dritta al cuore, che non gli ha lasciato scampo. La 31enne ha provato a fingere che fosse rimasto vittima di un’aggressione fuori ad un locale, ma messa alle strette dagli inquirenti, ha poi confessato tutto.

fidanzata Mattia Caruso

Ha raccontato che Mattia la picchiava sempre e la costringeva ad avere rapporti, perché voleva che rimanesse incinta. Ma la famiglia del 30enne ha smentito le sue parole sin da subito. Il padre di Mattia ha raccontato che suo figlio spesso tornava a casa con gli occhi neri e pieno di graffi, dopo le numerose liti con Valentina. Più volte aveva provato a convincerlo, doveva lasciarla, ma suo figlio era follemente innamorato di quella ragazza.

Il pm ha chiesto l’ergastolo, sottolineando la crudeltà e la freddezza del gesto, ma la condanna decisa è stata un’altra: 24 anni di reclusione.