Delitto Pierpaolo Panzieri: la confessione dell’amico Michael Alessandrini
Pierpaolo Panzieri ha perso la vita per mano dell'amico. Michael Alessandrini ha confessato telefonicamente di averlo fatto per gelosia
Michael Alessandrini, l’amico 30enne di Pierpaolo Panzieri, avrebbe confessato il delitto e spiegato il suo movente.
Lo scorso 20 febbraio, ha tolto la vita al suo amico d’infanzia, mentre si trovava a cena a casa sua. Poi ha cercato di fuggire in Romania, ma è stato fermato dalle autorità del posto. Si trova in prigione, in attesa di essere riportato in Italia.
13 coltellate hanno messo per sempre fine alla vita di Pierpaolo Panzieri, che aveva provato a rifugiarsi in bagno, per scampare alla furia di colui che credeva essere suo amico. Ma perché Michael Alessandrini si è accanito sul suo amico?
La telefonata dell’amico di Pierpaolo Panzieri
Nella giornata di ieri, l’accusato avrebbe chiamato dalla prigione e parlato con una dipendente dell’hotel dei suoi genitori. Avrebbe confessato di aver tolto la vita a Pierpaolo per gelosia. Aveva scoperto una relazione tra lui e la sua fidanzata. Tuttavia, gli inquirenti non hanno ancora trovato nessuna traccia di quanto raccontato da Alessandrini. La fidanzata non avrebbe nemmeno il numero di cellulare della vittima.
L’unica cosa certa, è che il 30enne soffriva di problemi mentali. I suoi genitori stavano cercando di aiutarlo e di convincerlo a farsi curare, ma lui non ne voleva sapere. E Pierpaolo, anche secondo i racconti della madre di Michael, era l’unico che gli era sempre stato amico.
Altri dettagli sconvolgenti sarebbero arrivati dalle autorità della Romania, alle quali avrebbe raccontato di essere un seguace di di Jahvè, il dio ebraico edi avere una sola missione, quella di sbarazzarsi dei corrotti.
La difesa punta sulla perizia psichiatrica. Non è ancora chiaro quando l’omicida verrà riportato in italia e ascoltato dagli inqurenti italiani.
I genitori hanno il cuore a pezzi, si sono pubblicamente scusati con la famiglia di Pierpaolo. La madre ha amesso di non sapere se mai riuscirà a perdonarlo per quello che ha fatto, nonostante sia suo figlio: “Mi vergogno anche da una parte perché l’ho messo al mondo”.