Denise Pipitone: indagato Milo Infante?
Un notizia che si è diffusa sul web. Milo Infante sarebbe indagato nell'inchiesta di Denise Pipitone? Ecco come stanno le cose
Poche ore fa sul web si è diffusa la notizia che il conduttore Milo Infante è indagato nell’ambito dell’inchiesta sul caso di Denise Pipitone, la bimba scomparsa il 1 settembre del 2004 da Mazara del Vallo.
Dopo il clamore mediatico, la Procura di Marsala ha smentito la notizia. Infante non è indagato e gli inquirenti hanno precisato di avere di non aver mai mandato nessuna comunicazione giudiziaria al conduttore.
Il post pubblicato da Milo Infante
Era stato lo stesso Milo Infante a pubblicare un post sul suo profilo Instagram, nel quale aveva scritto: “I giudici indagano chi Denise l’ha cercata con tutte le forze. Giornalisti, ex pm e non solo… se qualcuno pensa che sia sufficiente per fermarci, sbaglia. Continueremo a cercare Denise. Denise va cercata, non archiviata”.
Sembrerebbe che Milo Infante sia indagato, ma dai pm di Caltanissetta e non dalla Procura di Marsala. L’accusa è di diffamazione.
Da sempre il conduttore di Ore 14 si è battuto sulla vicenda della piccola Denise Pipitone, continuando a sostenere l’avvocato Giacomo Frazzitta, mamma Piera Maggio e papà Piero Pulizzi. Durante il suo programma ha sempre evidenziato tutte le lacune delle indagini. Non si è mai messo paura di dire la sua opinione o di sottolineare ciò che era sbagliato.
L’ultimo spiraglio di speranza era quello della commissione d’inchiesta parlamentare, ma secondo quanto appreso, sembrerebbe che non verrà più costituita.
Piera Maggio, la mamma coraggio della piccola Denise, non ha alcuna intenzione di arrendersi, nemmeno dopo 17 anni. Continua a ribadire che lei continuerà a lottare finché ne avrà la forza. E a cercare la sua bambina viva, finché non troverà prove del contrario.
“Coloro che hanno rapito Denise, hanno eluso la giustizia italiana. Alcuni ci sono caduti in pieno inconsapevolmente, altri per volontà propria e altrui. Tutto questo, oltre a Noi, rimarrà una vergogna indelebile nella memoria di molti italiani. È dura, ma andremo avanti nella ricerca della #verità e #giustizia per Denise, come abbiamo sempre fatto! #NoiNonMolliamo!”